venerdì 21 giugno 2013

La strada fino a te

Lo so io sono stata fortunata. Una gravidanza arrivata dopo tre iui e due icsi. C'è chi deve lottare molto di più.
Però nonostante io sia quasi arrivata a conoscere la mia bambina non mi dimentico la strada che ho fatto per arrivare fino a qui. Non li dimentico i quattro anni di speranze bruciate, pianti, dolore, scoraggiamenti, voglia di buttare tutto all'aria, di dire basta, le paure, le ansie, le notti insonni, le ore passate davanti al computer a cercare di capire perchè, poi a cercare una soluzione. I viaggi in su e giù con la speranza nel cuore, incastrare tutto, esami, visite e il lavoro. La maschera di felicità da indossare appena fuori casa e i pianti in macchina sulla strada del ritorno o le lacrime trattenute fino sulla soglia di casa e poi lasciate andare come un fiume appena dentro tra le braccia di mio marito. I suoi occhi quel giorno quando aprimmo la busta e il risultato delle beta era zero. Ecco quello sguardo non lo dimenticherò mai. Come non dimenticherò le sue braccia forti che mi stringevano quel giorno e le mie lacrime che bagnavano la sua maglietta.

A cosa è servito tutto questo?

A sentire quel giorno di ottobre la voce di mio marito pronunciare al telefono solo quel numero: Amore...106. Piangere e ridere insieme al telefono. Lui che mi raggiunge al lavoro e abbracciarci e piangere e ridere e non capirci più niente. Portare il foglio con il risultato delle beta piegato dentro al reggiseno, sempre con me. E tirarlo fuori ogni tanto e baciarlo. Poi sostituirlo con la sua prima foto, non che si vedesse molto ma quanto ho guardato quel pezzetto di carta! e portato sempre con me e quanti baci gli ho dato!
Poi crescere insieme giorno dopo giorno, vedere prima il suo cuoricino battere e gli occhi di mio marito estasiati di fronte al monitor. E poi il nostro piccolo sogno che diventava sempre più grande e nel giro di qualche giorno da invisibile fagiolino qual'era diventare un abbozzo di bimbo con già due braccette e gambette. E poi vederti in tutto il tuo splendore, tutta bella che ti muovevi nel monitor.
E poi i tuoi primi movimenti, quando hai dato i primi calcetti e anche mio marito li ha sentiti e siamo scoppiati a ridere come due matti. Le nostre passeggiate mano nella mano fantasticando di te. Le carezze sulla pancia sempre più grande, la felicità prima trattenuta e poi esplosa. Le prime compere per te. Mio marito che mi bacia e accarezza la pancia e ti parla. Io che mi guardo alla specchio e mi vedo enorme e bellissima. La paura di non essere all'altezza e la voglia di fare del nostro meglio.

Ecco a cosa è servita tutta quella strada. Tutto adesso è chiaro e lo sarà completamente quando ci guarderemo negli occhi, piccola mia. Quando i tuoi occhietti ci fisseranno interrogativi. Quando la tua manina si stringerà intorno al nostro dito e ci afferrerai per sempre. Tutto sarà completamente chiaro.

E benedico e benedirò per sempre tutta quella strada lastricata di dolore e lacrime. Bacerei ogni singolo passo fatto perchè ci ha portato qui. E rifarei tutto. Perchè quel tutto ci ha portato te.

E allora lo voglio urlare, a chi ha paura, a chi è indeciso, a chi vede la pma come una forzatura della natura, a chi si fa mille dubbi, a chi ancora ci sta pensando:
la pma non è una condanna è un'opportunità.
La strada è dura e non possiamo sapere se sarà lunga o corta ma se non fai il primo passo sarà infinita. E quando all'inizio la strada di fronte sembra lunghissima non bisogna affannarsi ma fare un piccolo passo, un passo alla volta e all'improvviso ti accorgerai di aver percorso tutta la strada e di essere arrivato alla mèta.

mercoledì 19 giugno 2013

Inizia il conto alla rovescia

Difficile spiegare le sensazioni di questi giorni. Domani entriamo nella 38 settimana, so che potrebbero volerci ancora due settimane o più ma so anche che ogni momento potrebbe essere quello giusto. Da qualche giorno avverto diverse contrazioni, qualcuna anche leggermente dolorosa (pochissimo, tipo doloretto mestruale), oggi ne ho sentite molte e spero che stiano preparando qualcosa lì sotto!

La mia piccola si muove tanto e ogni volta penso a quanto mi mancheranno queste sensazioni stupende. Devo dire però che con l'arrivo del caldo sto soffrendo parecchio, i miei piedi sembrano due zampogne pronte a scoppiare e la notte si dorme poco. Se decidesse di anticipare un pochino non mi dispiacerebbe.

Le ragazze che hanno fatto con me il corso preparto hanno partorito quasi tutte e vedere uno dopo l'altro questi bimbi nascere mi mette tanta forza e anche un pochino d'ansia.
Mia sorella ha finito le 40 settimane e la piccola ancora non si decide....io vorrei nascesse presto in modo da distanziare un pochino le nascite. Così mia madre non impazzisce e noi potremmo meglio goderci le rispettive nipotine.

Parlo alla mia bimba, gli dico di aiutarmi quando sarà il momento e di sgusciare via come un pesciolino.
Con mio marito ci diciamo che noi tre siamo una squadra e che ce la faremo!