giovedì 28 giugno 2012

per fare un bimbo

L'altra sera seduti sul divano a guardare il concerto per l'Emilia abbiamo ascoltato Guccini che cantava "Per fare un uomo". La canzone fa: "per fare un uomo ci voglion vent'anni, per fare un bimbo un'ora d'amore", io e mio marito ci giriamo simultaneamente, ci guardiamo e diciamo "sì, magari!" e scoppiamo a ridere!
Ecco riusciamo perfino a fare dell'ironia su questo, è un passo avanti direi!
Ammetto però che a volte dopo l'amore penso a come sarebbe bello se il nostro bambino venisse concepito così invece che in un laboratorio. Ricordo ancora la sensazione strana al pensiero dei nostri embrionici soli soli in quella stanza d'ospedale, lontani da noi...

Oggi ho parlato con la mia amica, la mamma del bambino di cui parlavo qui, e mi ha detto una frase che mi si è scolpita nel cuore: "nonostante tutto quello che abbiamo passato e che stiamo passando siamo felici, questo bimbo ci ha cambiato la vita". Allora ho pensato che tutta questa attesa, i momenti di sconforto, di tristezza, le punture, gli esami, le paure, un giorno se il nostro bambino arriverà saranno semplicemente la strada che ci ha portato a lui e saremo felici. Felici senza pensare a come è stato concepito, se in un letto o in un ospedale, felici e basta.

venerdì 22 giugno 2012

io e te



io e te il giorno del nostro matrimonio




Io e te
per man ci prenderemo, in cammin ci metteremo
io e te.
Chi lo sa, se tra noi vivrà l’amore
nella gioia e nel dolore
chi lo sa?
Ma so già che restandoti vicino un unico destino ci unirà
solo se la vita insieme affronteremo,
tanta gioia troveremo se sei con me.
L’arcobaleno in cielo appare già
le nuvole fuggon via e presto il sole splenderà, splenderà...
Ma che fa se oggi qualche ombra il sole per un po’ oscurerà?
Che cosa fa? Domani è un altro giorno
e la vita tutto intorno rifiorirà,
domani tutto cambierà
tutto ci sorriderà…





martedì 19 giugno 2012

demoralizzata

Io cerco in tutti i modi di tirarmi su, di vedere sempre il lato positivo, di essere felice della mia vita così com'è pero' certi giorni è più difficile. Da quando ho avuto il negativo, 9 maggio, ho avuto il ciclo due volte a distanza di 10 giorni e stanotte mi sveglio coi dolori mestruali inconfondibili. Eccole di nuovo! Non ci posso credere, mi sono finite neanche 10 giorni fa! Tre volte in un mese e mezzo!
Ho preso un antidolorifico e mi sono rimessa a letto, ma figuratevi se potevo dormire. Mille pensieri si sono fatti largo...Forse c'è qualcosa che non va, forse le mie ovaie hanno qualcosa che non va ed è per questo che non resto incinta. Poi ho pensato a quello che ho fatto al mio corpo, io che un tempo mi sono rifiutata di prendere la pillola perché non volevo stravolgere i cicli naturali e ora?
Quegli ormoni che credevo non avessero avuto tante ripercussioni su di me ora si fanno sentire.
Ho telefonato al centro e mi hanno detto di andare a fare un'eco, perché può succedere che il ciclo sballi così ma comunque non è normale.
Sono stanca.
Forse non è giusto quello che sto facendo al mio corpo in nome di un desiderio. Forse è un segno, il corpo sta dicendo basta. Forse non è mio destino diventare madre. E questo sangue che esce me lo sta dicendo, e io forse dovrei ascoltarlo.

venerdì 15 giugno 2012

poteva andare anche peggio

Per esempio mio marito invece di andare in cassa integrazione dal primo luglio poteva essere proprio licenziato, o poteva fallire l'azienda. Invece così abbiamo una flebile speranza che magari tra qualche mese le cose si aggiustino...E poi dopo 4 mesi di lavoro senza stipendio almeno così porterà a casa qualcosina.

Poteva andare anche peggio. Per esempio il bimbo della tua amica che è miracolosamente guarito dalla leucemia poteva ricaderci, potevano trovare che la bestiaccia era tornata. Invece adesso puoi sperare che una volta operato trovino che la cosa era circoscritta, puoi sperare che non debba rifare altri cicli di chemio o di radioterapia. Posso anche spingermi a sperare che addirittura l'esame istologico scopra che quelle macchie siano benigne, che siano il residuo di un'infezione vecchia.
Sei costretto a pensare che poteva andare peggio, perché altrimenti come faresti a sopportare l'idea di tutta questa sofferenza, di questo accanimento verso un bambino che ha passato gli ultimi due anni facendo avanti e indietro da un ospedale, che aveva il sogno di farsi crescere i capelli lunghi, che finalmente è andato a scuola e a differenza di tutti gli altri bambini era dispiaciuto fossero arrivate le vacanze. Come potresti sopportare l'idea di due genitori che questo figlio lo hanno atteso per anni e hanno preso un aereo per portarlo a casa e hanno già dato, hanno già dato. Adesso basta.

Poteva andare anche peggio ma cavolo perché non va mai meglio?


vignetta di Altan

lunedì 11 giugno 2012

il terzo componente della famiglia



Da te vorrei imparare: la pazienza, perché quando stai facendo qualcosa come leccarti la sera prima di dormire niente ti può distrarre e con infinita pazienza e precisione passi e ripassi sul tuo pelo fino a che non è perfettamente pulito come vuoi tu.
La perseveranza, che va insieme alla pazienza, perché quando hai un obiettivo lo persegui fino alla fine e anche se devi desistere per un attimo, perché qualcosa o qualcuno ti distrae, torni sul tuo obiettivo prima o poi.
La disobbedienza, perché anche se continuo a proibirti una cosa appena mi distraggo torni a farlo. E a volte vorrei poter essere disobbediente contro regole ingiuste come fai tu con le mie.
La contemplazione, perché spesso guardi per ore qualcosa che sai di non poter avere (come qualche uccellino appollaiato sul tetto di fronte) e ti accontenti di questo e non ti scomponi.
La capacità di rifuggire le persone che non ti piacciono, perché se qualcuno non ti piace non c'è niente da fare, non lo consideri e te ne allontani.
La dolcezza infinita ma solo con chi dici tu e solo quando ne hai voglia. 
L'abbandono totale quando sei rilassato e dormi.
La capacità di passare senza problemi dall'attività al riposo e viceversa.  

Lui è il mio micione detto Miciomio, sta con noi da quasi due anni ed è parte della nostra famiglia. 

venerdì 8 giugno 2012

un post al volo

Ho iniziato a scrivere mille volte e poi cancellato. Ho tante cose per la testa e poco tempo per metterle giù per iscritto anche se ne avrei bisogno perché vederle scritte, tirarle fuori dalla mia testa mi permetterebbe di vederle con la giusta distanza e questo non può che farmi bene.
Adesso però non ci riesco, in questi giorni sono presa da tante cose e come dicevo la testa è piena di pensieri ma non ho un po' di tempo per me, per mettermi a pensare con calma, che si sa quando la testa va da sola senza controllo poi si ingarbuglia tutto lì dentro!

venerdì 1 giugno 2012

La mia conchiglia


illustrazione di Francesca Ballarini

Oggi ho trovato una sorpresa.
La mia conchiglia è arrivata sulla spiaggia di Nina.
E' bello condividere la mia storia con altre donne che lottano. In questo percorso è importante non sentirsi soli.