lunedì 31 dicembre 2012

ciao 2012 che mi hai dato tanto

Il 2012 mi ha dato quella telefonata a gennaio che mi aveva fatto battere il cuore, il coraggio di iniziare e quel primo tentativo ad aprile e le beta negative a maggio. Ora so che se non avessi avuto quel negativo non sarei qui oggi. Mi ha dato un'estate spensierata e allegra aspettando sempre settembre per il nuovo tentativo. L'11 ottobre il pickup che ho affrontato con molta serenità proprio grazie al fatto che era il secondo e sapevo cosa mi aspettava. Il 13 ottobre il transfer di due piccoli embrioni. Uno di quelli sei diventata tu.
Il 25 ottobre le prime beta: c'eri. E questi ultimi due mesi in cui ho visto il mio corpo iniziare a trasformarsi, e le mie ansie lasciare il posto alla fiducia in te, tu ce ne hai data così tanta e io voglio e devo dartene. E abbiamo visto te trasformarti da un piccolo puntino col cuore già pulsante a una bambina già fatta che sembrava  farci ciao con la manina nell'ultima eco.

Il 2013 sarà un anno unico nella nostra vita...tu nascerai e io diventerò la tua mamma. Inizieremo una nuova avventura insieme. Non so se sarò brava, se riuscirò a capire e soddisfare i tuoi bisogni, se saprò darti un'ancora sicura a cui aggrapparti sempre. So che ti amo, che ti amo da quando eri ancora quel puntino luminoso che ho visto nel monitor scivolare dentro di me. E so che questo amore cresce giorno dopo giorno insieme a te, quando mi ritrovo ad accarezzarmi la pancia o a cantarti una canzone anche se forse ancora non mi senti, forse senti l'amore. Ti basterà il nostro amore? Io mi farò guidare da lui e da te perchè so che tu mi insegnerai tante cose. Tu continua a crescere forte, sana e libera. Il resto lo costruiremo insieme giorno per giorno.


Auguro un sereno anno nuovo a tutti quelli che passano, a chi non ci crede più che possa portare magia e meraviglia.

giovedì 27 dicembre 2012

Ciao ciao primo trimestre

Caro primo trimestre,
quante ne abbiamo passate insieme! Da quel 25 ottobre quando al telefono mio marito disse quel numero, il numero più bello del mondo: 106. Quante ansie, quante paure, quanta felicità.
Ora sei finito e inizia il secondo trimestre. Visto che te ne vai porta via con te se puoi le nausee e il vomito, la paura che mi fa controllare le mutandine ogni volta che vado in bagno, l'ansia che mi assale quando ho qualche dolorino.
Lasciami invece questa gioia che cresce giorno dopo giorno, l'euforia per questa avventura appena iniziata e la sensazione di vivere in un sogno.

martedì 25 dicembre 2012

Natale

Stamattina ci siamo alzati tardi, abbiamo fatto la nostra specie di colazione (con le mie nausee non posso sentire l'odore del caffè che quindi è stato abolito, posso mangiare ben poco e così ci sediamo sul divano e sgranocchiamo qualche biscotto), poi ci siamo scambiati i regali. E' un Natale speciale, se qualcuno lo scorso 25 dicembre mi avesse detto che quest'anno avrei festeggiato con un piccoletto nella pancia non ci avrei creduto!
C'era anche un regalino per lui/lei. Anzi tanti. Mia mamma ha fatto una meravigliosa copertina ai ferri e due bavaglini, mia sorella un asciugamano di quelli a triangolo per il bagnetto, una mia zia un bavaglino ricamato delizioso, un'altra mia zia una piccola coccinella rossa d'argento portafortuna, una mia cugina un angioletto da appendere alla culla. Noi: due tutine ROSA!
Ebbene sì, la traslucenza nucale fatta venerdì ci ha rivelato che molto probabilmente sei una bambina. Quando la dottoressa ce lo ha detto ci è scoppiato il cuore di gioia. Sarebbe stato lo stesso se fosse stato un maschio, ovvio. E' il saperlo che fa la differenza. E' come concretizzare che è vero, dentro di me sta crescendo un bambino vero. E non è sicuro, potremmo avere una sorpresa alla prossima eco ma come potevano non andare a curiosare nel reparto bimbe? Abbiamo preso un body coi bordini rosa e un trenino disegnato e altri due con dei gattini che giocano.
Siamo estasiati da tanta felicità. E' meraviglioso e inizia a sembrarci vero ed è così incredibilmente bello che a volte il cuore sembra non riuscire a contenere tutta questa gioia.


giovedì 13 dicembre 2012

sogni

da quando c'è il piccoletto dentro di me faccio sogni strani.
Stanotte ho sognato che mia nonna era morta, mamma mia quanto ho pianto! E pensavo che alla fine se n'era andata prima di conoscere il nipotino. Infatti quando l'ho avvisata di questo nuovo arrivo la prima cosa che mi ha detto è stata che tanto lei non ci sarà e io lì a dirgli "ma dai nonna, non ci pensare e poi mica sei tu a decidere!" e lei insisteva che tanto non lo vedrà. Piccola nonnina formichina mia, ha 87 anni...come non capirla.
Comunque stanotte l'ho proprio vista lì nella bara e piangevo. Poi arriva mia nonno, lui se n'è andato davvero dieci anni fa e non l'ho sognavo più da tanto tanto tempo. Era lui in tutto il suo splendore, in casa sua con il suo faccione e pancione, e io gli dicevo "Nonno sei venuto a portare con te nonna?" Lui mi guardava (oddio quanto mi mancano i suoi occhi vivaci e dolci) sorrideva, scuoteva il capo e mi diceva "No ancora no". E mia nonna si svegliava e si alzava!
Stamattina mi veniva da piangere come ci ho ripesato e mi sono fatta un bel pianto abbracciata a mia mamma.

sabato 8 dicembre 2012

una mattina di sole

Mentre in gran parte d'Italia nevica qui stamattina c'era il sole (ora piove a dirotto). Ci siamo fatti una passeggiatina al molo e abbiamo sperimentato la nostra nuova macchina fotografica.



Gatti della colonia felina del porto che prendono il sole

Barche ormeggiate

Monumento alla vela

Il mare e in fondo le colline e ancora dietro le montagne

Gatto che prende il sole

Gatti e piccioni

Il faro più piccolo in fondo al molo


Poesia in dialetto, la targa si trova sugli scogli del molo

martedì 4 dicembre 2012

è lui

E' lui che mi fa svegliare di notte con la fame e il mio unico pensiero fino al mattino è il maritozzo con la nutella (non ho il coraggio di farmelo in piena notte e aspetto sempre la colazione).
E' lui che la notte non mi fa dormire.
E' lui che mi fa alzare a fare pipì almeno 5-6 volte.
Che ha completamente stravolto i miei gusti in cucina. Predominanza di salato (il dolce solo ed esclusivamente a colazione) e voglie così precise che a ogni pasto devo passare al supermercato perchè lui vuole i tramezzini fatti col pane quello bianco proprio da tramezzino, prosciutto cotto e emmental e proprio questo, non un'altro formaggio.
Che mi sta travolgendo con le nausee e il vomito. Infatti non sono affatto ingrassata anzi credo che alla prossima pesata dal gine sarò dimagrita visto che trattengo poco e niente (nonostante i pasti li scelga lui!).
Stamattina sono andata in ospedale a fare dei prelievi e ieri sera ero in ansia perchè pensavo a me a stomaco vuoto nel corridoio strapieno dell'ospedale con le nausee e già mi stavo agitando. Invece stamattina stavo bene. E allora mi sono preoccupata perchè ieri mi sono lamentata che non ce la facevo più con queste nausee e avevo paura che lui mi avesse sentito e mi sono pentita e ho ripensato a quando dicevo che avrei amato pure quelle. E lui forse mi ha sentito davvero e dopo i prelievi e il tanto agognato cornetto con la marmellata che ho mangiato come se non vedessi cibo da un mese l'ho poi lasciato tutto nel water del negozio dove lavoro.
E' lui che durante il giorno mi fa sentire come uno zombie, stanca e affaticata e che trasforma una camminata di qualche metro in un'impresa eccezionale.

E io vivo tutti questi cambiamenti con emozione e mi sembra strano ma mi piace (a parte le nausee che ok le sopporto con piacere ma spero che a tre mesi finiscano) e stamattina in ospedale ho avuto la precedenza e con me c'erano tante altre pancione e io ero una di loro e l'infermiera al prelievo mi ha chiesto se dopo aver messo l'ago il mio coinquilino si era lamentato e mi ha chiesto di quanti mesi ero. E io mi sono accarezzata la pancia. Una pancia abitata.

sabato 1 dicembre 2012

emozioni...

Ieri lo abbiamo rivisto. E' un piccolino di 2,3 cm con una testa e un corpo e perfino gli abbozzi di braccia e gambe, il cordone ombelicale e la placenta, il cuore che batte veloce. Si muove e la dottoressa ci ha detto "cavoli questo piccolino è vivace, già si muove!".
Eravamo in estasi. Una felicità così grande che il cuore sembra scoppiare.
E a volte la notte quando non riesco a dormire mi accarezzo la pancia e penso che sta succedendo davvero e mi sembra incredibile.
Dov'è la fregatura? possibile che sia finalmente arrivata questa felicità?

mercoledì 21 novembre 2012

amico mio

Un po' questo post di Clara, un po' questo di Eva e poi questo articolo su Vanity fair che ho letto con le lacrime che scendevano, ho deciso di dedicare questo post al mio amico peloso. Anche perchè ho bisogno di mettere per scritto come sono andate le cose, devo liberarmi e forse scrivere mi farà bene.

Lui era un cagnolino bastardino, la sua mamma aveva partorito in un garage e questo signore dava via questi cuccioli. Non ricordo come mai i miei genitori decisero di prendere un cane, io avevo 7 o 8 anni, avevamo un giardino molto grande, il posto ideale per un cane. Ricordo benissimo il pomeriggio che siamo andati a prenderlo, nel viaggio di andata abbiamo deciso il nome e a ritorno lui era così impaurito che fece due pipì sui sedili della macchina, povero piccolo. Arrivati a casa si nascose sotto la siepe e usciva solo tutto impaurito per mangiare poi tornava a rifugiarsi lì sotto. Aveva il pelo corto e marrone chiaro, da grande mio padre lo soprannominò "cane lupo bonsai" perché aveva il muso da cane lupo ma le gambe erano rimaste corte e era basso. Era il cane più dolce che potete immaginare, si faceva fare tutto e con due bambine, in particolare mia sorella che era una peste, ne ha viste di tutti i colori! Mia sorella gli si metteva sopra tipo cavallo e lui non diceva niente, gli piaceva giocare con noi. Una volta giocavamo a "un due tre stella", avete presente quel gioco in cui un bambino conta e gli altri avanzano ma devono fermarsi prima che chi conta si giri dopo aver detto la frase? Lui era lì con noi e giocava con noi tanto che un mio cuginetto il giorno dopo nel tema su come aveva passato il pomeriggio scrisse "ho giocato con le mie cugine a un due tre stella, con noi c'era il cane e ha vinto lui". Era vero.
Dopo qualche hanno che era con noi i miei fecero dei lavori per fare una specie di porticato col pavimento diviso dal giardino vero e proprio, si illudevano di tenere il cane fuori e mantenere "pulita" la zona antistante la cucina. Bè lui non si sa come lo ritrovavamo sempre al di qua del recinto. Era inspiegabile, lo chiudevamo fuori e lo ritrovavamo dentro. Una volta ci capitò finalmente di vedere come faceva, si attorcigliava tutto e si intrufolava nello spazio minuscolo tra la siepe e il recinto, praticamente faceva il contorsionista pur di venire davanti alla finestra vicino a noi.
Una volta ha avuto un tumore, era già anziano, lo operammo anche se il veterinario ci disse che avrebbe vissuto al massimo altri due anni. E' rimasto con noi ancora a lungo.
Se n'è andato a 17 anni quasi 18. E' stato bene fino all'ultimo, aveva perfino accettato l'arrivo del gatto, si mangiava le sue crocchette e così per lui che per tutta la vita aveva mangiato solo pasti cucinati apposta con pasta e carne dovemmo comprare le crocchette per cani anche se secondo me quei due se le scambiavano visto che le ciotole stavano vicine. Per bere invece niente ciotola, per tutta la vita ha bevuto esclusivamente dalla base per l'ombrellone del giardino, aveva un buco in cui inserire acqua o sabbia per fare peso e non farlo volare e lui beveva da lì, alla fine divenne solo suo e comprammo un'altra base per l'ombrello.


Da un giorno all'altro si è seduto e non si è alzato più, niente da fare, le sue gambe vecchie e stanche non lo reggevano più. E' rimasto disteso e io cercavo di aiutarlo ad alzarsi ma niente. L'ho dovuto praticamente trascinare in una angolo (era pesantissimo), pulirlo dai suoi escrementi che povero ormai si faceva sotto, avvicinargli la ciotola con le crocchette e lui faticosamente mangiava. La notte la ricordo come un incubo, ha ululato sempre, in maniera straziante. Dei vicini nessuno si è lamentato (credo che molti si siano fatti la notte in bianco per quanto urlava) perché tutti gli volevano bene e soffrivano per lui.
Il giorno dopo stava anche peggio, non riusciva più ad alimentarsi. Sono corsa a casa di mia cugina e mi sono fatta dare qualche omogeneizzato di carne che dava ai suoi bimbi e l'ho imboccato con la siringa, lo stesso ho fatto per l'acqua. Era straziante vederlo così.
In quei giorni ero sola, i miei e mia sorella in vacanza, il mio futuro marito fuori all'università, io sola di fronte a quel dolore. Ho cercato conforto e aiuto nei miei zii. Tutti mi hanno consigliato di chiamare il veterinario e fargli fare una puntura per addormentarlo per sempre.
Ero confusa e non volevo, non volevo prendere quella decisione. Non volevo dirlo ai miei, erano lontani, che senso aveva farli soffrire senza poter fare niente?
Ho chiamato il mio fidanzato pregandolo di tornare subito e lui ha preso il primo treno.
Mio zio l'ha preso e l'ha sistemato in un angolo appartato del giardino.

Era sera, è arrivata mia nonna e l'ha benedetto: "Riposa in pace".
Quando è arrivato il veterinario c'erano il mio fidanzato, suo padre, due miei zii.

Io l'ho salutato: ciao amico mio, perdonami per quello che ti ho fatto.
Non potevo sopportare di essere io a decidere della sua vita, della sua morte, anche se sapevo che era la cosa giusta.
E poi non ce l'ho fatta. Non ce l'ho fatta a stare lì con lui mentre se ne andava. Sono scappata e mi hanno chiamato quando lui non c'era più.
Non me lo perdonerò mai. Non ho avuto il coraggio di stare con lui in quel momento importante. Di rassicurarlo. Ricorderò per sempre i suoi occhi impauriti.
Lui era stato con me per buona parte dell'infanzia e per l'adolescenza e mi aveva accompagnato nell'età adulta e io invece non c'ero quando lui aveva bisogno di me.
Mentre scrivo non riesco a smettere di piangere. Ma lo dovevo fare. Dovevo confessare prima o poi questa cosa. Ancora mi fa male ma la devo buttare fuori.

Gli uomini hanno a turno scavato una buca nel giardino, lì dove stava la sua cuccia. Lo hanno seppellito lì e io ho detto prima di scappare al mio fidanzato di metterci dentro un rametto di salvia e un fiore.
Quando sono tornata ho pianto, ho pianto sulla sua tomba come una disperata, niente poteva consolarmi. E qualcuno a provato a dirmi "era solo un cane, non fare così".
Non era solo un cane. Era un compagno di vita, di giochi. Ci ha amato per tutta la vita, ci ha fatto ridere, arrabbiare. Era un amico, quei suoi occhi dolci e docili e buoni non li ho mai più rivisti in nessun altro animale. Era speciale.

Sto ancora piangendo. Quando ci ripenso per me è come se fosse successo ieri.
Come ho fatto ad abbandonarti nel momento in cui più avevi bisogno di me? Non me lo perdonerò mai ma forse tu che eri così buono invece mi hai già perdonato. Anzi sicuramente sarà così.
Sei stato parte della mia vita e dopo di te nessuno ha mai potuto prender il tuo posto. Eri tu. Perdonami.

Adesso il giardino è tutto diverso. Dove c'era la tua cuccia c'è una di quelle casette di legno per gli attrezzi ma sulla ringhiera che delimita il giardino in quel punto c'è ancora appeso il tuo collare rosso e in quell'angolino dove sei sepolto ci abbiamo piantato delle rose.

lunedì 19 novembre 2012

cuore mio

Oggi abbiamo fatto l'ultimo controllo nel centro pma che ci ha seguito e  ha dato questo miracolo che cresce dentro di me.
Finalmente nell'eco si è visto benissimo la cameretta con dentro il nostro piccolino, è cresciuto tantissimo! E' lungo un centimetro! Le altre volte non si vedeva praticamente niente ma oggi...un piccoletto ben visibile con già una testolina e il corpo ben separati e un puntino pulsante, il suo cuoricino.
E' stata un'emozione travolgente. Ho guardato mio marito e fissava lo schermo intontito. A me sono scese un po' di lacrime a vederlo già così grande e a pensare a questo esserino inconsapevole che cresce dentro di me, dipende da me, a cui già batte il cuore. Siamo rimasti come due ebeti tanto che quando è entrata la dottoressa responsabile che mi ha seguito nella pma neanche me ne sono accorta.
Non so neanche cosa le ho detto, ero stravolta.
Abbiamo salutato tutti e ci siamo incamminati verso l'uscita. Per l'ultima volta abbiamo attraversato quel corridoio e varcato il portone, stavolta con uno spirito diverso, sollevato, felice.

Saliti in macchina abbiamo salutato come due scemi l'ospedale e io sono scoppiata a piangere finalmente. Il cuore non riusciva a contenere tanta felicità. Mai avrei immaginato di poter essere così felice, felice, felice. Un'altra parola non c'è. E allo stesso tempo mi mancava un po' la terra sotto i piedi perché da oggi inizia la nostra vera avventura. Abbiamo lasciato quel reparto che ci ha accompagnato fino a qui, quello di medicina della riproduzione. Da oggi sono come tutte le altre donne. Da oggi inizia la nostra nuova vita, quella "normale".

Se guardo indietro vedo tanti momenti brutti, dolore, tristezza, pianti. Ma ogni singolo momento mi ha portato qui. E ne è valsa la pena. Per provare questa felicità infinita ne è valsa la pena di tutto.

Piccolo mio (ormai non posso più chiamarti germoglietto, sei cresciuto!), da oggi siamo noi. Io ti proteggerò con tutte le mie forze, tu resta lì ben aggrappato e continua a crescere. Noi ti amiamo già in maniera infinita.
Da oggi ti prometto che scaccerò le ansie e mi godrò ogni momento insieme a te.
Da oggi sono una donna incinta.

mercoledì 14 novembre 2012

noi tre

Oggi pomeriggio in casa con mio marito e il piccolo in pancia che mi fa correre in bagno ogni due minuti per le nausee.
Abbiamo acceso il caminetto per la prima volta e mio marito ha detto abbracciandomi "il primo fuco accesso col germoglietto".
Siamo felici così tanto che ho paura.

Piccolo amore nostro, resta lì dove sei e cresci forte e sano.

Ieri l'ho detto alla futura bis-nonna. La mia nonnina era felicissima, mi ha accarezzato la pancia dicendo come un mantra "cresci cresci" e poi ha fatto lo stesso con le tette! Le ha toccate prima una e poi l'altra dicendo "cresci cresci". E siccome la benedizione della nonna ha un valore sterminato io mi sento più tranquilla.
E un pensiero al mio nonnino che non c'è più. Nonno mi manchi e so quanto saresti stato felice di sapere questa cosa. Non per fare la finta modesta ma io ero la tua nipote preferita, vero? E immagino i tuoi occhi luccicanti quando ti avrei detto che arrivava un nipotino e le tue guance pizzicose per la barba e così grandi da sbaciucchiare.

lunedì 12 novembre 2012

uno sfarfallio

E' così che la dottoressa ha chiamato il piccolo cuoricino del mio amore che ha iniziato a battere. "vedete questo sfarfallio? è il cuore che batte". Uno sfarfallio. Un cuore che batte dentro di me.
Sono rimasta senza parole, ho guardato mio marito lì accanto a me. Non ho pianto come ho sentito che molte fanno ma io sono fatta così, tengo tutto dentro fino a scoppiare, difficile far trapelare qualcosa fuori. Mia sorella mi chiama Miss Gelo perché resto sempre impassibile fino a che poi mi sciolgo e lì preparate la barca perché sono una grande produttrice di lacrime!
Appena uscita di lì mi mandano a fare delle analisi per tenere sotto controllo il versamento e ho rincontrato l'infermiera dolce e simpatica che mi ha accompagnato e accudito il giorno del pick up, era felicissima, mi ha detto che avrebbe voluto vedermi col pancione ma visto che veniamo da fuori mi farò seguire nella mia città quindi non potrà vedermi girare per l'ospedale con la panza, ci ha fatto l'in bocca al lupo. Mi sono molto emozionata.
Usciti da lì sono crollata. No, non ho aperto i rubinetti ma mi è successa la cosa che mi succede sin da piccola quando ho delle forti emozioni. Mi è venuta una botta di sonno che non mi si reggeva la testa. Tornata a casa mi sono subito mesa a letto e ho dormito come un ghiro. Ora mi sento meglio.

Adesso mi sento più tranquilla anche se la paura c'è sempre. Da circa quattro giorni è arrivata la nausea e anche se è mooooooooolto fastidiosa (non immaginavo così tanto!) sono felicissima! Primo perché mi ero ripromessa che se mai fossi stata incinta avrei amato anche le nausee, due perché mi fa sperare che il piccolo faccia bene il suo lavoro. Così vado avanti a suon di "ben venga la nausea se lui cresce e sta bene".
Certo è che ho capito che chiamarle nausee mattutine è riduttivo. Io mi ci sveglio al mattino ma è nel pomeriggio che danno il meglio. Corse in bagno e andare in giro è complicato, cammino o vado in macchina controllando i posti dove eventualmente potermi fermare a vomitare!
Qualche mammina che legge sa di qualche rimedio possibile?

Ecco, vedo che il mio blog comincia una metamorfosi...è strano. E' strano perché ancora ho tanta paura, perché dopo tanta attesa ritrovarsi catapultati così nel proprio sogno sembra assurdo e impossibile (quando la mia mente capirà che sì, è vero, sta succedendo davvero?), perché penso alle tante amiche blogger e non che ancora inseguono il loro di sogno o a chi suo malgrado vi ha dovuto rinunciare...è strano stare dall'altra parte. E il mio pensiero va a loro.

lunedì 5 novembre 2012

meraviglioso amore mio

Il mio germoglietto c'è. E ha tutte le sue cosine al suo posto, è minuscolo, solo qualche millimetro ma già lo amo, abbiamo visto la sua cameretta e il sacco vitellino, non ancora il cuore perché credo sia ancora presto, mi hanno datato a 5 settimane e 5 giorni.


Stamattina siamo arrivati in reparto e era tutto vuoto. Per fortuna vediamo uscire da una porta una dottoressa e ci spiega che stanno facendo dei lavori proprio oggi e che si sono momentaneamente trasferiti sotto nella saletta degli embrio-transfer accanto al laboratorio. Andiamo sotto e c'è una bolgia infernale peggio di quella che normalmente c'è visto che stavamo tutti ammassati in un piccolo corridoio.
Per fortuna visto che mi era capitato altre volte ma quando ero dall'altra parte della barricata so che le donne incinte hanno la precedenza, così mi avvicino alla dottoressa appena apre la porta, lei mi riconosce e mi fa entrare subito. Spero che le altre non mi abbiamo odiato ma, come succedeva a me, abbiano pensato che allora qualcuno ce la fa e magari la prossima potrebbe essere lei.
La stanza è piccolina e senza finestre, piena di dottoresse e scartoffie quindi purtroppo mio marito non può entrare. Mi metto in posizione e lei inizia a muovere la sonda dell'eco interna e non dice niente, sullo schermo tutto nero. A momenti muoio, rischio l'infarto. Vedo già la faccia preoccupata della dottoressa e immagino la sua bocca che dice "mi dispiace signora, qui non c'è niente". Invece dice "signora facciamo l'eco esterna", e appena passa la sonda sulla panica...eccolo! C'è l'utero, la camera gestazionale e il piccolo sacco vitellino. In effetti non ho proprio visto lui ma gli annessi e connessi ed è tutto a posto!
Purtroppo non si vedeva niente perché ho un leggero iperstimolo e l'addome pieno di liquido e le ovaie gonfie. Mi hanno controllato bene e prescritto punture di eparina. Ecco il perché di tutto quel gonfiore che tutti scambiano per incintitudine, ancora il germoglietto è troppo piccolo per farmi crescere la pancia ma noi non abbiamo fretta.
Così da stasera si ricomincia con le punture sulla pancia ma va benissimo. Va tutto bene se lui sta bene.

Lunedì la prossima eco sempre lì al centro. Dovrebbe vedersi il cuoricino.

In macchina accendiamo la radio e parte la canzone di Arisa "meraviglioso amore mio" e io finalmente mi commuovo pensando "meraviglioso amore mio, bisogna averne cura, stringiti forte su di me così non ho paura mai".


Adesso sono a casa, mi hanno detto di stare a riposo e ancora non mi sembra vero che stia succedendo davvero, davvero a noi, germoglietto c'è.




Germoglietto mio, ti amiamo già, cresci, cresci forte e sano e non mi abbandonare mai.



sabato 3 novembre 2012

sei diversa, che per caso...

aspetti?
Questa è la frase che mi sono sentita rivolgere circa un milione di volte in questa ultima settimana.
Certo me lo chiedevano anche prima ma adesso come rispondo?
Io avrei voluto non dirlo ai quattro venti prima dei 3 fatidici mesi, un po' per scaramanzia lo ammetto. Invece è un continuo! Sembra che sulla mia fronte passi una scritta luminosa e lampeggiante con scritto "INCINTA - INCINTA".
Ieri mi sono anche un po incavolata perché una persona che so essere chiacchierona e impicciona mi ha detto "tu sei incinta, io lo so, da quando tua madre mi ha detto che stavi male (quando ero in post transfer e non andavo a lavorare mia madre diceva che avevo l'influenza), io subito ho pensato è incinta! L'ho detto anche a mio marito, vero M.? (rivolgendosi al marito) vero che ti ho subito detto Frida è incinta?, guarda che io ho due sorelle, lo capisco, tu sei incinta". Questo è successo ieri mentre qualche giorno fa, precisamente il giorno dopo le beta, era passata a trovarmi dove lavoro e mi aveva detto " che sei incinta?" "ah ho capito non lo vuoi dire prima dei tre mesi". Ecco, non lo voglio dire. Se quindi non ti rispondo subito che cavolo continui a martellarmi? Ma sei di coccio?

Insomma non riesco a tenerlo per me. Un po' mi dispiace perchè è una cosa così bella, così incredibilmente speciale e che mi sarebbe piaciuto tenermela ancora un po' segreta, solo per me e mio marito e pochi intimi.
Invece niente. Le vedo le altre persone come mi squadrano, e non chiedono solo perché sono più educate.
Il fatto che facendo il confronto con una mia amica incinta io ho una panciottina come la sua di 4 mesi  pur essendo appena entrata nel secondo. Probabilmente la stimolazione mi ha lasciato un po' di gonfiore, solo che i pantaloni non mi vanno più, le maglie anche larghe fanno intravedere un pancino, vestiti non  ne parliamo, un po' la gente se lo aspetta visto che sono sposata da un anno e il gioco è fatto!

Lunedì avremo la prima ecografia...almeno avrei voluto aspettare quella.
Sono emozionatissima perché la vado a fare nel centro di procreazione assistita che mi ha fatto questo dono. Dovrò ripercorrere quei corridoi, entrare in quel reparto e vedere le decine di coppie che sono lì ad aspettare un monitoraggio, una visita o il pick up. Credo che sarà parecchio emozionante.
Poi lo vedrò. Spero che sia tutto al suo posto, dovrebbe vedersi un piccolo puntino di qualche millimetro  con una cerchietto attaccato, il sacco vitellino. Vedrò per la prima volta quel germoglietto che sta crescendo dentro di me.
Se sta tutto bene andremo a comprare un primo regalino per lui. Poi tornata a casa libererò uno spazio nell'armadio solo per lui, per tenere tutte le sue cose.

C'è anche un po' di paura. La felicità è così grande che non mi sembra vera e ho paura che mi sfugga tra le mani. Però non ci voglio pensare...

Germoglietto mio cresci forte e sano e resta attaccato forte forte.




sabato 27 ottobre 2012

eccomi qui

con 252 motivi per essere felice!
Inaspettatamente (per me) e incredibilmente le beta sono state positive!
Le prime in realtà le ho fatte giovedì mattina, con due giorni di anticipo, non ce la facevo più a resistere. Mercoledì è stata una giornata pesante e mi sono addormentata piangendo. Alla mattina ho detto basta! Vado! Tanto se è successo qualcosa si vedrà. E qualcosa è successo. Prime beta 106. Le ha ritirate mio marito. Quando mi ha chiamato e ho sentito quel numero e ci siamo messi a piangere tutti e due per telefono ho iniziato a sollevarmi nell'aria. Cammino a tre metri da terra. Ancora non mi sembra vero...credevo che questa gioia incredibile e nuova non l'avrei mai assaggiata. E invece eccomi qui. I germoglietti o il germoglietto è sbocciato. Siamo felici e increduli e impauriti.

domenica 21 ottobre 2012

le cose che amo

Siccome non si può restare impantanati nella tristezza e nel senso di sfigaggine per troppo tempo perché fa male alla salute ero in cerca di qualcosa che mi tirasse un po' su e l'ho trovata nel blog di missSunshine. Fare un elenco delle cose che amo per mettere bene bianco su nero le piccole cose che rendono le mie giornate felici nonostante tutto. Magari da rileggere nei momenti di sconforto e da ampliare col tempo.
Lei le ha chiamate le 100 cose che amo io inizierò con 10 che oggi già mi sembra tanto.


  1. Sentire mio marito che canticchia mentre sta facendo qualcosa
  2. la morbidezza e le fusa del mio micio quando lo coccolo
  3. svegliarmi la notte e riaddormentarmi solo dopo aver abbracciato il mio amore
  4. fare colazione insieme 
  5. la mia vestaglia a pois calda calda quando arriva il primo freddo (l'ho tirata fuori oggi)
  6. mettermi il mio olio profumato dopo la doccia
  7. immergermi completamente in un libro che mi piace
  8. il mio papà che mi dice "amore di babbo"
  9. l'abbraccio della mamma
  10. un sms inaspettato di un'amica
Mi sento già un pochino meglio!
Se chi passa di qui vuole lasciarmi il suo elenco sarei felice di leggerlo!

sabato 20 ottobre 2012

sorridi e il mondo ti sorriderà

Ma io dico per una volta non potrebbe sorridermi prima lui?

Questi giorni del pt stanno passando in modo del tutto diverso da quanto speravo e volevo. I giorni dopo il pick e fino al transfer avevo molti dolori alle ovaie e i crampi si diffondevano fino allo stomaco, potevo solo stare distesa perchè in piedi restavo piegata in due. Ho temuto fortemente di essere in iperstimolo perché i dolori erano forti. Non facevo altro che guardarmi allo specchio per vedere se ero gonfia. Poi durante il trasfer l'ho detto alla dottoressa e lei mi ha controllato con l'eco, niente iperstimolo e mi ha detto che era tutto normale. I primi giorni pt i dolori continuavano senza tregua e temevo ancora anche sapendo che se col controllo non era emerso niente voleva dire che non c'era niente di grave. Ma non riuscivo a stare tranquilla. Poi passati finalmente i dolori forti mi si è indolenzita tutta una gamba probabilmente a causa della puntura di lentogest, non riuscivo a stare distesa, ho passato una notte in bianco in salotto in piedi a camminare poi ogni tanto mi distendevo e poi di nuovo in piedi perchè la gamba mi formicolava e mi dava proprio fastidio.
Poi finalmente sto bene e arriva la notizia di mia sorella. Come vi dicevo io l'ho presa bene, in particolare per il fatto che avevo sempre il pensiero che lei potesse avere problemi come me e non l'avrei sopportato. Quando il dolore colpisce noi stessi è più facile, lo vivi tu, sulla tua pelle, impari a conoscerlo e a gestirlo ma quando colpisce chi amiamo ci sentiamo impotenti. Poi mi sono tolta un peso. Io ho un difetto, se così lo vogliamo chiamare, penso molto di più agli altri che a me stessa, forse legato a quello che dicevo la riga sopra. Così in questi anni di infertilità pensavo soprattutto ai miei genitori, al loro legittimo desiderio di diventare nonni. Ogni volta che qualcuno diceva a mia madre "dai che ora diventi nonna" riferendosi al fatto che ero andata a convivere, ogni volta che un conoscente chiedeva a mio padre "sei nonno?" e lui doveva rispondere "ancora no" per me era una pugnalata al cuore. Quando la mia nonnina mi diceva "ma quando fai un figlio" per me erano mille spilli che trafiggevano il cuore.
Ora so che i miei genitori diventeranno nonni grazie a mia sorella e mia nonna diventerà bisnonna. E' come se mi fossi tolta un peso. So che loro avranno la loro soddisfazione, la loro gioia, non importa se non sono io a dargliela.
Invece mio marito non l'ha presa bene. E' felice per loro  per carità ma è triste per noi. Insomma vive quello che io ho vissuto mille volte quando qualche amica mi diceva di essere incinta.
Lui sta vivendo un periodo difficile, è in cassa integrazione e non si vedono sbocchi. Lavoro non ce n'è. Lui lavora da tanto, appena laureato ha iniziato subito ma sapete com'è in questo paese. Ha iniziato in nero poi sottopagato ora che finalmente aveva un contratto decente la ditta prima non lo paga per mesi poi chiede la cassa. Si ritrova così ad essersi fatto il culo per anni (passatemi il francesismo) e non avere niente in mano e dei soldi neanche ve lo dico.
Così ora non fa altro che dire che è uno sfigato. Che c'è chi nella vita ottiene tutto, subito e senza sforzo e chi niente, mai, e con sacrificio. Che lui ha iniziato a razzo e finito a cazzo (un altro francesismo).
Domani è il compleanno di mio cognato e caso vuole che ci abbia invitato nello stesso locale dove a maggio abbiamo festeggiato il compleanno di mio marito. Noi a quel tempo aspettavamo l'esito della prima icsi rivelatasi negativa. Domani invece mio cognato festeggerà li con la moglie incinta. Non ci vuole neanche venire. Perché mio cognato lavora e guadagna bene e aspetta un figlio. E lui non sopporta che per noi la vita è sempre una lotta.
Io lo capisco, e dico la verità non so cosa dirgli, perché in fondo ciò che dice è vero. Cerco di consolarlo, tirarlo sù. Ma vederlo così mi distrugge. Davvero lui non ha mai avuto niente gratis, è un lavoratore, non si tira indietro davanti alla fatica. Si è sempre fatto il cosiddetto e ora si ritrova con un pugno di mosche in mano. Se non fosse per il mio lavoro non so come faremmo.

Io odio le persone che si lamentano ma quando ci vuole ci vuole! E' così difficile.

Ho perso il filo. Dicevo di questo pt strano.
Non riesco ad essere positiva. Non ci riesco. Non riesco a credere che per noi arriverà quella felicità. Sarebbe troppo bello per essere vero. E so tutto: so che bisogna essere positivi, so che pensare negativo attira il negativo. Ma stavolta è più forte di me. Clara mi sgriderà per questo!







martedì 16 ottobre 2012

si può essere più felici?

Da poco mia sorella è andata via, è passata a casa perché ci teneva a dirmi di persona una cosa importante, la più importante...è incinta!
Non mi sembra vero, sono scoppiata in lacrime con lei che mi diceva di fare piano (cioè LEI lo diceva a ME). Mi ha detto "diventerai zia". Mia sorella quella che si è sposata un mese esatto fa, lei il bimbo se l'è riportato dal viaggio di nozze! Ma ci rendiamo conto? Siamo una barzelletta! Io glielo dicevo, fallo subito, provaci subito perché dentro di me temevo che potesse avere dei problemi, era la cosa che più temevo. Non avrei sopportato vederle passare quello che sto passando io. E invece a volte la vita ci stupisce in un modo che neanche immaginiamo. Fa un giro largo ma poi la felicità arriva. 
E così io sono qui a stare attenta ad ogni movimento che faccio, a non stancarmi, a non fare sforzi. Lei in viaggio di nozze ha preso 9 aerei in 17 giorni, ha sollevato valigie, è arrivata fino a 4500 metri, si è immersa in acque gelide e a camminato per ore sotto 40 gradi.

Sono felice e un po' nel mio cuore spero che si avveri quello che lei oggi non faceva che ripetermi "partoriremo insieme, vivremo questa cosa insieme". D'altronde lei prima di partire mi aveva detto di aspettarla...

Il PT è così

Dicesi PT, ovvero post transfer, il periodo lunghissimo, interminabile che separa il giorno del transfer dal giorno delle beta. Dicesi familiarmente e affettuosamente Beta le analisi del sangue per il dosaggio dell'ormone Beta-Hcg, ormone prodotto in gravidanza e la cui presenza nel nostro sangue, o nelle urine, determina la positività del nostro risultato, insomma ci dice se siamo o no incinte.

Il Pt si caratterizza per stati di coscienza alterati, crisi isteriche, crisi mistiche, crisi, crisi, crisi di ogni genere.
A parte gli scherzi, nel pt è ovvio passare da momenti in cui ti accarezzi la pancia e parli coi tuoi embrioni di 4 o 5 cellule che fino a prova contraria ancora non hanno orecchie ma che ascoltano il tuo amore.
Dopo un millesimo di secondo stai piangendo perché tanto è andata male pure stavolta, lo sai, te lo senti.
Saranno gli ormoni che contribuiscono ma nei rari momenti di lucidità mi rendo conto di quanto sono stupida a fare certi pensieri e che è normale, e che il responso lo saprò solo con le analisi.

Stanotte ho dormito pochissimo, sono entrata nel circolo vizioso dei pensieri negativi, mi faceva male un orecchio e pure la testa. Mi sono alzata stamattina convinta che ormai avevo rovinato tutto, al momento della puntura di lentogest sono scoppiata in lacrime e povero mio marito me l'ha dovuta fare con me che singhiozzavo e urlavo "ahia! mi fa male!" neanche mi stesse sgozzando. Ho continuato a piangere per un'altra mezzora, mentre bevevo il tè e mangiavo la crostata, con lui che mi diceva di smetterla che mi faceva male (cioè faceva male ai suoi eventuali bambini). Visto che in casa eravamo solo noi mi sono sfogata con lui e gli ho detto: facile per te parlare, a te basta che stai su facebook e vai a giocare a calcetto, a te che te ne frega tanto sono io a dovermi fare le punture, la puntura mi ha fatto male per colpa tua perchè non le sai fare, facile per te dirmi stai attenta, non fare questo non fare quello, tanto sono io a dover subire tutto anche per te e tu vai a giocare a calcetto (dico la verità: io il calcetto lo odio e ho approfittato per rimarcare la cosa e cercare di farlo sentire un po' in colpa).
Lui nella sua infinita pazienza e amore mi ha ascoltato in silenzio, mi ha abbracciato e ha sbuffato con gli occhi al cielo "ce la farò?".

Poi mi è passata, mi sono fatta una doccia (non bollente ma tiepida) e ho ripreso a sperare.

sabato 13 ottobre 2012

ho seminato

due piccoli semi dentro di me. Speriamo che germoglino.


venerdì 12 ottobre 2012

e anche questa è fatta!

ieri pick up! Ho passato i due giorni precedenti con un'agitazione incredibile, manco non sapessi di cosa si trattasse. Cercavo di far vincere la razionalità, mi dicevo "lo sai che è una cavolata" ma l'ansia prendeva il sopravvento. La sera prima abbracciati sul divano ho pianto un pochino perché non avevo voglia di affrontare tutto questo, mi dicevo "ma perché?". La notte non ho dormito mai, non ho fatto altro che sognare camici, sale operatorie, infermieri e flebo e aghi. Poi mi svegliavo di soprassalto e controllavo l'ora perché avevo paura che non suonasse la sveglia e di arrivare tardi in ospedale.
Invece la sveglia ha suonato alle sei, anche se io ero già in piedi da più di un'ora. Ci siamo preparati e siamo arrivati in largo anticipo. Arrivata in stanza ho visto che c'erano solo due letti pronti e sono stata contentissima. L'altra volta eravamo sei, tutta la stanza piena e c'era troppa tensione nell'aria. Arriva l'altra ragazza ed è simpaticissima. Per lei era la prima volta così l'ho rassicurata. Quando è arrivata la barella per portarmi sotto ero ancora vestita e li ho dovuti far aspettare. Chiacchierando chiacchierando mi era passato il tempo! Mi cambio, più che altro sarebbe corretto dire mi spoglio e indosso l'orrendo camice. Mi portano fuori dalla stanza, sosta per un bacino al marito (altrimenti non ti portano via) e giù con l'ascensore. A spingere la barella è una ragazza bellissima che mi parla e mi fa ridere. Quando arriviamo anche l'infermiere che mi prende in consegna mi fa ridere facendo mille battute "non hai mangiato stamattina? niente cornetto? ah che cattivo tuo marito, lui mangiava e tu guardavi!", e io a dirgli "basta che lo stomaco mi fa gru gru". La parte peggiore è mettere l'ago per la flebo, è grosso e le mie vene come al solito non si fanno trovare. Poi arriva l'anestesista, lo riconosco e lo saluto. Lui mi fa "se ci rivediamo vuol dire che l'altra volta non è andata a buon fine?" Era davvero dispiaciuto e non sapeva che dire   , mi fa "se può consolarla a volte mi dicono che ci rivediamo perché vengono per fare il secondo". Passa a salutarmi anche l'infermiera della sala e mi accarezza.
Un po' di domande e poi via con la preanestesia. E' una sensazione bellissima, ti senti rilassata, sei ancora in te ma in pratica non te ne frega più niente di quello che ti accade intorno. Mi portano in sala, prendo posizione da sola anche se sono parecchio intontita poi dobbiamo aspettare un po' perché l'anestesista si deve assentare per un parto cesareo (sarà buon segno?). Quando arriva mi mette la mascherina e credo che nel giro di massimo tre secondi dormo beata. Mi risveglio fuori e mi sento già bene. L'altra volta invece ero molto intontita e non si sa cosa ho detto alle infermiere. Saliamo su e appena si apre la porta dell'ascensore vedo mio marito. Mi sistemano in camera dove faccio tre flebo (soluzione fisiologica che ho già iniziato sotto, antibiotico e glucosio) e dormo un pochino mentre mio marito ogni tanto mi dà un bacino sulla fronte.
Dopo mezz'ora mi sento già bene, la testa non è leggera e non mi gira come la volta scorsa e sono felicissima perché è quella la sensazione più brutta.
Mi hanno portato in sala operatoria alle nove, alle undici sono in piedi, alle dodici mi dimettono.
Tornata a casa c'è la mia mamma che ci aspetta e ci prepara un pranzo leggero (avevo una fame!). Poi inizia qualche dolorino, soprattutto all'ovaia destra che infatti era la più ripiena! Me ne vado al letto col mio micione e dormo fino alle sei. Mi sveglio ancora un po' dolorante ma sto bene. Quando ci mettiamo sul divano pensiamo è fatta!
Stanotte ogni volta che mi svegliavo pensavo ai miei embrioncini che ormai saranno formati e pensavo a loro come ai miei gemelli. Speriamo siano quelli giusti, speriamo che vogliano restare con me.

domenica 7 ottobre 2012

forza forza!

forza piccoli follicoli crescete che già non ne posso più! Ieri all'eco erano ancora piccolini ma le ovaie, specialmente quella di destra, sono già molto ingrossate. E stavolta le sento tutte. Mi sento proprio un peso sulla pancia e ho continui doloretti. La dottoressa dice che è normale...
Ieri ho avuto fortuna, durante l'eco ho beccato tutte e due le gine e ho approfittato per chiedere del numero di embrioni da trasferire. Loro mi hanno rassicurato e incoraggiato e mi hanno detto che trasferiranno solo due embrioni, sono troppo giovane e il rischio di trigemellare è alto e loro non vogliono assolutamente che avvenga anche perché mi ha detto la dottoressa "tu sei piccolina e non possiamo rischiare".
Poi mi hanno molto incoraggiato, hanno detto che i presupposti ci sono tutti e di stare tranquilla che stavolta andrà bene. Ora lo so che non sono preveggenti e che spesso i presupposti non bastano però sono stata contenta di vederle così positive.
Continuiamo col gonal e ieri sera abbiamo aggiunto anche il cetrotide maledetto. Mi lascia sempre un bozzo rosso, bollente e che prude tantissimo! Vai con il bi-buco! E speriamo che i follicoli crescano in fretta, non vedo l'ora di fare il pickup (non avrei ai creduto di poterlo dire ma è così).

mercoledì 3 ottobre 2012

un anno e un giorno fa

Il 2 ottobre dello scorso anno ci siamo sposati, era una bellissima giornata di sole caldissima.


Ieri sera siamo tornati noi due a cena nel ristorante dove abbiamo fatto il pranzo di nozze, dopo un po' arriva la signora del ristorante con un mazzo di fiori gigante e viene verso di me. Vedo il biglietto e riconosco subito la scrittura di mio marito. Rose e girasoli e un foglio con la frase della canzone di De Gregori "Sempre e per sempre": Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone, fanno il diavolo a quattro nel cuore, e passano e tornano e non la smettono mai. Sempre e per sempre tu ricordati dovunque sei, se mi cercherai sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.
Naturalmente mi sono commossa davanti a tutti come una scema. Lo amo e mi sento così fortunata ad averlo accanto. Questa volta stiamo riuscendo davvero a viverci il tentativo fra noi, senza interferenze di nessun altro, complice anche il fatto che lui non lavora (non tutti i mali vengono per nuocere). Stiamo tanto tempo insieme noi due, io mi sento molto più serena anche se soffro un pochino di attacchi d'ansia e l'unico rimedio è stare fra le sue braccia. Credo che siano gli ormoni, mi prende all'improvviso, mi viene da piangere, tachicardia e mi sembra di non riuscire a respirare. Sarà normale?
Però a parte questo mi sento bene, affronto la cosa con più serenità, perfino la puntura serale è un appuntamento piacevole perché so che è un altro piccolo passo verso mio figlio.
Ora stiamo riflettendo su quanti embrioni trasferire. Nel centro sotto i 35 anni ne trasferiscono sempre solo due ma  vorrei chiedere se secondo loro non ne possiamo trasferire tre questa volta, sempre che si formino. Certo il pensiero di poter rischiare di avere tre gemelli un po' mi fa pensare (paura non ne avrei, sono pronta a tutto) più che altro per il rischio e non per altro. Ma so che è una possibilità rara piuttosto aumenterei la possibilità di una gravidanza singola. Vedremo come ne pensa il medico.


domenica 30 settembre 2012

stasera

due post a distanza di poche ore...si vede che oggi sono stata in casa!
Abbiamo fatto le grandi pulizie: iniziando dall'armadio delle scarpe che teniamo in balcone, abbiamo buttato ben due sacchi di quelli dell'immondizia grandi di scarpe vecchie, vecchissime, che non usavamo da anni o che non abbiamo mai usato. Poi siamo passati all'altro armadietto in balcone, quello che contiene un po' di tutto. Anche lì un bel sacco di cinfrusaglie da buttare. Poi gli armadi, partendo da quello di lui, pile di magliette, attrezzatura per tutti gli sport che vi vengono in mente. Anche qui due sacchi: uno di cose da buttare perché ormai distrutte, l'altra passerà per una seconda cernita dal fratellozzo perché sono cose ancora buone, quasi nuove, ma che lui non mette più. Poi il mio armadio: quante cose che non metto! E che stanno a fare lì dentro? Sembra incredibile ma ho riempito ben tre bustone da portare via!
Ora tirando le somme approssimative: otto e dico otto sacchi di roba inutile! Che in un appartamento di 45 metri quadri fanno la differenza, mi fa quasi impressione a pensare a quante cose inutili tenevano qui dentro!
Questa delle grandi pulizie è una fissa che fa parte dei buoni propositi per la nuova stagione. Ho deciso di liberarmi di tutte le cose inutili che abbiamo in casa (un pezzo alla volta naturalmente) e di fare acquisti mooooolto oculati, uno perché c'è la crisi e due perché appunto in casa non abbiamo più spazio e chissà che fra un po' non ne avremo bisogno per nuovi ospiti...
Poi come ho letto nel blog di Lucy  liberarsi delle cose inutili e legate al passato che ingombrano le nostre case apre le porte all'arrivo di cose nuove, crea spazio nella nostra mente e nel nostro cuore per far arrivare nuovi sentimenti. E siccome che io avrei proprio voglia di cose (persone) nuove nella mia vita, nella nostra vita....
A parte questo sono molto stanca ma mi sento molto soddisfatta! E' stata dura anche perché da brava cittadina del mondo ho separato la plastica dalla carta, le cose proprio da buttare da quelle da mettere nei bidoni gialli della raccolta indumenti, che fatica fare le pulizie nel 2012!
Ora mi mancano ancora tanti angolini di casa da sistemare ma piano piano lo farò, direi che per oggi abbiamo dato.
Tra un'ora faccio la prima puntura. Così, tra parentesi.
Sono un pochino agitata. Perché me la farà lui e non ha mai fatto una puntura in vita sua, sarò la sua cavia. Poi perché dentro quella puntura non ci saranno semplicemente 150 unità di follitropina alfa ovvero "ormone follicolostimolante ricombinante umano (r-hFSH) prodotto da cellule ovariche di criceto cinese (CHO) con la tecnologia del DNA ricombinante" ( o mio Dio!!!!!come criceto cinese? ma perché l'ho letto?), comunque a parte i poveri criceti, dicevo, dentro ci saranno anni di sogni ad occhi aperti e anche chiusi, speranze, progetti, amore, tanto tanto amore. Ci pensi quante cose contiene quella penna per punturine?










riassunto delle puntate precedenti

mentre ero assente dal mio blog e da tutti quelli che seguo di solito (ho molti post da recuperare), siamo stati tre giorni in Umbria. Visto che quest'anno non abbiamo fatto ferie abbiamo approfittato di un week-end per farci delle mini ferie prima di iniziare col nuovo tentativo.

Piazza di Todi

Spoleto

Le fonti del Clitumno

Cigni alle fonti del Clitumno

La carinissima piazzetta di Montefalco

Taverna a Montefalco patria del Sagrantino

Bevagna

Una meridiana a Bevagna

Sedie personalizzate a Bevagna



venerdì 28 settembre 2012

ci siamo

blog trascurato da un po'. Ho tante cose da scrivere che stanno in fila aspettando il turno e chissà se riuscirò a scrivere tutto quello che vorrei. Comunque domani si ricomincia. Stavolta gonal f, l'ho già ordinato.
Dentro di me momenti di grande forza si alternano a momenti di paura. Ieri al centro c'erano le ragazze del pick up e cavoli! vorrei poter saltare quel momento. Poi c'erano le ragazze del transfer e vedere le loro facce sorridenti  quando uscivano dalla stanza coi loro embrioni in pancia mi faceva pensare che quel momento spero arriverà di nuovo anche per me. E poi nella stanza della visita tutte le foto dei bimbi nati nel centro alle pareti e le frasi scritte dai genitori e mentre aspettavo la dottoressa mi sono commossa e sperato con tutta me stessa che il mio sogno sia già qui, nell'aria, intorno a me, in quella stanza, e che tra pochi giorni diventerà realtà, anche per noi.

giovedì 20 settembre 2012

sono noiosa

ebbene sì, sono noiosa e mi ripeterò. Però questa la devo immortalare con un post. Per dire di quanto la vita a volte ci prenda un po' in giro.
Martedì mattina ci svegliamo presto e mano nella mano ci avviamo al centro analisi, quello dove ormai dovrebbero darmi la tessera fedeltà. Tralasciamo quanto abbiamo speso che è meglio. Analisi che vanno ripetute ogni tre mesi. Quindi caro figlio mio vedi di darti una mossa perchè le nostre finanze si stanno prosciugando solo ad analisi, qua va a finire che per quando nasci dovremo farti la culletta coi cartoni (si fa per dire...ho da parte il mio lettino di quando ero piccola che ha accolto me, mia sorella, cuginette e poi anche figli della cugina).
Comunque tuto questo preambolo per dire che mentre uscivamo mi incrocio con una ragazza amica di un'amica. Lei entrava e io uscivo. Ci salutiamo, io non dico niente perchè in un laboratorio medico mi dispiace fare conversazione, non puoi mai sapere perchè uno è lì (lo so, sono una persona molto discreta!).
Comunque a me si accende subito la lampadina, ormai ho il radar, lei è lì perchè è incinta. Lo so, anche se non so come ho fatto a capirlo...forse dal fatto che lei porta dei pantaloni tipo tuta morbidi, forse perchè ha la faccia un poco stanca, forse perchè indossa il ciondolo chiama angeli che io porto pur non essendo incinta ma so che si vende per le donne in attesa (infatti se cerchi su google escono tutte pagine per mamme).
Insomma ieri vedo la mia amica che è amica di questa ragazza e le chiedo conferma della mia intuizione. Ebbene sì è incinta di due mesi.

Io ero al laboratorio per fare le analisi per la seconda icsi lei perchè è incinta. Che strana la vita...

lunedì 17 settembre 2012

ieri

è stata una giornata magnifica. Un'insieme di emozioni indescrivibili. Lacrime di gioia, risate, balli e canti, abbracci, baci e un fiume d'amore che ci ha circondato per tutto il giorno.
Una sposa bellissima, la più bella che abbia mai visto e che credo vedrò mai, giovane, spiritosa, con un sorriso contagioso, unica come sempre. Una donna speciale.
Ma per me resterà sempre la mia sorellina.



giovedì 13 settembre 2012

che la forza sia con me

Stamattina ho chiamato il centro. Ho chiamato io per sapere a che punto erano con la lista pubblica, loro mi avevano detto l'ultima volta che se per i primi di settembre non mi avessero chiamato potevo farlo io. Mi hanno dato appuntamento per il 27 settembre. E naturalmente una sfilza di esami che scadono ogni tre mesi e sono tutti da rifare. Non sentivo affatto la mancanza delle analisi né dei tamponi. Che palle. Devo prima fare le ricette poi lunedì andremo al centro analisi. Ormai dovrei fare quelle tesserine che fanno i negozi o i supermercati: un punto ogni 20 euro di spesa, con 100 punti un emocromo omaggio.
Questa volta voglio fare tutto con calma, voglio che sia una cosa solo  nostra, voglio concentrarmi su di noi e sul nostro bambino. Credo che a tutti gli appuntamenti potrà accompagnarmi mio marito visto che non ha impegni lavorativi. Non vado mai da sola, se lui non c'è sono sempre venuti o mia madre, mio padre o mia sorella, anche per una semplice ecografia di monitoraggio. Nella nostra famiglia vige la regola che dai medici non si va mai da soli. Invece nella sala d'aspetto incontro sempre tante ragazze venute sole, magari durante la pausa pranzo, a fare l'eco. Ma io devo farmi anche un bel po' di chilometri e prendermi almeno una mattina o un pomeriggio liberi.
Dicevo, voglio che stavolta sia una cosa solo nostra. Tutte le nostre energie concentrate su di noi e sul bambino. Mio marito mi farà anche le punture, ha un po' paura, è un fifone, l'ultima volte me le ha fatte tutte mio suocero, le altre volte un'infermiera ma sinceramente è una scocciatura. E' una cosa troppo intima e vorrei che stavolta rimanesse tra noi e poi è anche più comodo, se siamo in giro possiamo farla senza problemi. Voglio passare il pt a riposo, stavolta niente lavoro, non che cambi qualcosa ma vorrei evitare tutte le possibili fonti di stress, ci sentiamo più tranquilli così.
Non ho paura, questo è il vantaggio di fare le cose una seconda volta! So già tutto, nessuna grande novità, so cosa sono le punture, so com'è un pikup, so come è lento il tempo del pt. L'unica paura che resta è che vada male. Immagino sempre il momento in cui ritireremo la busta delle beta. Adesso so anche quello, so come batte forte il cuore in quei momenti, so come il tempo non passi mai prima del ritiro del referto, so che il sorriso dell'infermiera quando ti consegna la busta non vuol dire che è andata bene, so che la voce dentro di te che dice "ce l'hai fatta, me lo sento" può sbagliare.

Poche ore dopo aver preso l'appuntamento, dopo essermi fatta mille pippe perché il ciclo mi tornerà proprio quei giorni e quindi molto probabilmente tutto slitterà ad ottobre, e poi se gli ovetti giusti erano quelli di questo mese? e se avessi telefonato prima e l'appuntamento lo avessi avuto prima e avessi fatto in tempo col ciclo prossimo?
Dopo ho avuto notizia da mia mamma molto timorosa nel dirlo (e già questo dice tutto) che una mia cara amica è incinta. Sono stata felice di questo? No. Nessuna felicità per lei. Ecco come mi sono ridotta. Se non fossi stata in cerca di questo figlio da più di tre anni, sarei stata felice, semplicemente felice per lei. Invece sono rimasta di sasso, ferma, vuota. Ancora mi girano in testa quelle parole "A. aspetta un bambino", rimbombano nella mia testa. Cosa sono diventata? Penso a lei e a come si sentirà, penso alla gioia dei suoi familiari, cosa c'è di più bello della notizia dell'arrivo di un bambino? Penso a tutta quella felicità, ai loro sorrisi, alle loro emozioni...e provo pena per me. Perché io non so cosa siano quelle felicità, quei sorrisi e quelle emozioni. Invidia? E' questa l'invidia? Ma poi cosa importa? Anche se non gli dò un nome quei sentimenti, quel vuoto, restano dentro di me. E mi incazzo, perché voglio essere felice per lei ma non lo sono.          
Inutile che fingo, inutile mentire a se stessi.
Mi sento un verme perché mi sono anche sentita in dovere di mandarle un sms (di chiamarla non se ne parla) e le ho scritto: "ho saputo la bella notizia! Congratulazioni!". Mamma mia, che freddezza, che falsità, che orrore!
Neanche posso partecipare della gioia delle persone. Tagliata fuori. Tagliata fuori da questo vento fertile che investe tutte, tutte e dico tutte le mie amiche (normale, intorno ai 30 tutte fanno un figlio, siamo nella perfetta media nazionale!), tagliata fuori persino dal partecipare alla loro felicità.

Adesso vorrei sapere perché proprio nel giorno in cui io prendo appuntamento per la seconda icsi mi arriva questa notizia. Forse perché ero troppo positiva e felice di ripartire? Ma più banalmente non c'è un perché. E' così e basta.

Quindi lunedì andrò a fare gli esami. Il 27 appuntamento. Poi aspetteremo l'arrivo del ciclo e poi si riparte.
Che la forza sia con me.


mercoledì 5 settembre 2012

antistress

Sono giorni un po' frenetici, vari problemi in famiglia, tutti piccoli che però messi insieme pesano e uno più grande che speriamo si risolva bene. Giorni sospesi perchè non sappiamo come uscire dal pantano del lavoro di mio marito, ne pensiamo tante ma tutte le strade sembrano sbarrate. Come diceva Quelo "la risposta è dentro di te e però è sbagliata". Ecco in questo momento è così.
E poi non ci penso ma il centro potrebbe chiamarmi da un giorno all'altro. Rispetto alla volta scorsa sono meno ansiosa per questo. Cerco di non pensarci ma comunque qualsiasi cosa voglia programmare si relaziona con  la chiamata. Vorrei iscrivermi in palestra ma non posso, vorrei iscrivermi al corso di yoga ma aspetto, vorrei programmare qualche giorno di vacanza ma ho paura che per quest'anno salteranno.
In questo marasma di pensieri e preoccupazioni l'unica cosa che mi rilassa è una cosa che fa molto male alla mia linea: cucinare! e cucinare dolci poi.
Così invece di fare dieta in vista degli ormoni che inevitabilmente un pochino mi gonfieranno io cucino e ovviamente mangio.
Coccola mattutina: caffè e ciambellone

Torta agli amaretti

Il mio sogno era aprire un blog di cucina...

lunedì 3 settembre 2012

temporale

Oggi pomeriggio finalmente dopo giorni di pioggerellina inconsistente un bel temporale con annessi tuoni si è scatenato sulla città. Io sono in casa, col micione che dorme ma a ogni tuono alza testa e mi guarda in attesa di rassicurazioni.
Sembra davvero che l'estate sia finita. Devo dire che mi piace tantissimo la pioggia quando si sta in casa o ancora meglio adoro stare a letto e sentire la pioggia che cade sul tetto. Stanotte è stato così e io mi sono accoccolata a mio marito e mi sentivo in pace.
Quando ero piccolina durante l'estate quando arrivavano quei bei temporaloni estivi improvvisi e violenti, la mamma prendeva me e mia sorella, tre sedie e ci sedevamo fuori sul piccolo porticato in giardino e guardavamo la pioggia come fossimo al cinema. Ancora oggi mi piace stare al riparo e guardare fuori le gocce che cadono scivolando sui vetri.


domenica 2 settembre 2012

è tanto difficile

provare a capire cosa c'è dietro una scelta?
immedesimarsi nel dolore degli altri, nella storia degli altri?
smettere di puntare il dito, di credere di avere la verità in pugno, non farsi venire un dubbio.
Perché tante, troppe persone non vedono più in là del loro naso? Non sanno cosa sia l'empatia. Subito pronti a giudicare. Tu stai sbagliando, io sono nel giusto. Anche se sanno cosa c'è dietro, lo sappiamo cosa si prova a non poter avere un figlio, quando il medico ti dice " per lei c'è solo la strada della pma". Eppure no. Subito pronti a ergerci giudici delle scelte altrui.
Anche io ho pensato all'adozione. E' una scelta difficile che implica un lavoro interiore lungo, che impegna la coppia in un percorso altrettanto duro e lungo. E' una scelta d'egoismo? Forse.
Forse desiderare un figlio che non arriva è sempre e comunque una forma di egoismo. Quante volte mi sono chiesta perché desidero così tanto un bambino, cosa c'è dietro il mio desiderio. Mi sono tormentata con queste domande e continuo a farlo.
E' egoismo desiderare di sentire un figlio crescere dentro di sé? Vederlo nascere?
Forse desiderare un figlio anche quando arriva subito è comunque una forma di egoismo. Ma certo quelle coppie non hanno il tempo di farsi tutte queste pippe mentali, lo desiderano e lo hanno.


Io credo semplicemente che ogni donna, ogni coppia abbia il diritto di scegliere, di scegliere la propria strada guidati da un desiderio così viscerale (il desiderio di un figlio non è anche un istinto naturale? un desiderio naturale?), così denso che a volte sembra soffocarti, un desiderio che può consumarti, distruggerti, cambiarti.
Un desiderio così intimo, che va a toccare le parti più intime di te, della tua coppia.

Ho quest'amica che ha adottato un figlio. Ricordo la mia telefonata, il giorno prima di sottopormi alla prima iui, in lacrime gli ho detto "ho bisogno di sapere che mi appoggi in questa mia decisione". Lei che ha scelto subito l'adozione, che non ne ha voluto sapere di pma, neanche l'ha presa in considerazione, lei mi ha detto "sì, sono con te".
Semplice. E' voler bene, voler bene non all'amica ma alla donna che soffre per quel desiderio irrealizzato, è capire che è una scelta d'amore. E' semplice.

(Questo post è stato scritto di getto dopo la lettura di questa lettera e dei commenti postati sotto)


giovedì 30 agosto 2012

il bollettino della città

ovvero: mia sorella. Lei fa un lavoro in cui sta a contatto con la gente e poi è una tipa molto espansiva e senza peli sulla lingua, attacca bottone con tutti e tutti con lei si aprono. Fatto sta che quando siamo in giro mi fa il bollettino di quello che succede in città. In particolare è tutto un dire "vedi quelli, si sono sposati da un anno ma i bambini non gli vengono", "quella sta facendo le cure perché non può avere bambini", "quella pure non gli vengono" ecc. ecc.
Chiedo: perché me lo racconti? Perché così sai che non sei la sola.
Ma soprattutto mi chiedo: ma sta gente perché va raccontando i fatti suoi in giro?

mercoledì 29 agosto 2012

nuovo colpo alla legge 40

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/08/28/news/procreazione_la_corte_europea_boccia_parte_della_legge_40-41595506/?ref=NRCT-41653302-2


Articolo de "La Repubblica", la Corte europea di Strasburgo mette in discussione la parte di legge che vieta la diagnosi preimpianto.
Speriamo sia un nuovo piccolo passo verso un cambiamento
Quando lo Stato italiano si metterà al passo con gli altri stati europei?
Quando i cittadini italiani potranno liberamente nel loro paese ricorrere all'eterologa?
Come possiamo accettare che coppie italiane debbano recarsi all'estero per compiere un atto d'amore che qui è illegale?

martedì 28 agosto 2012

nervoso

Non sopporto le prime donne, quelle che i loro problemi sono sempre più complicati e più grandi.
Quelle che per poterle invitare a fare una cosa ci vuole la domanda in carta bollata perché non è che si possono concedere al primo che capita (anche se lo conoscono da una vita), quelle che i loro figli sono sempre i più bravi e belli ma che quando hanno un piccolo malanno è la cosa più grave del mondo, quelle che quello che fanno loro è più difficile, la loro università è la più selettiva, quelle che si lamentano perché poverine le vacanze sempre in sardegna pagate dal suocero nella casa di proprietà che noia, quelle che qui in italia fa tutto schifo e però la televisione è sempre accesa su canale 5 e non leggono i giornali e neanche si informano su internet. Quelle che si vestono firmate da capo a piedi e confessano amabilmente che in quel negozio ci hanno lasciato l'equivalente di uno stipendio medio (che di 'sti tempi magari ad avercelo anche uno stipendio sotto la media), quelle che fanno finta di essere frikkettone e poi scopri che i vestiti sono "finto" usato e "finto" effetto mercatino, in realtà anche quelli costano come lo stipendio medio.
Quelle complicate, che qui no perché non mi piace, di là no perché no, sabato no perché devo stare con mio marito (ma solo io rinuncio a stare con mio marito per stare con le amiche?), quell'altro giorno no perché poi la mattina devo andare a lavorare (io no?).
Quelle che se è per loro devi essere pronta ma quando serve a te col cavolo perché hanno da fare, sempre da fare.
Quelle complicate, che contorcono tutto, le cose e i rapporti, che la vita è già complicata di suo perché perdere così tante energie a metterci pure del nostro?
Quelle "ti devo parlare", ma perché parlano come se vivessimo in un film o al grande fratello?
Quelle "poverine!" Invece io mi rimbocco le maniche e vado avanti.

E guai a chi mi dice che questo sfogo è dovuto agli ormoni che mi deve tornare il ciclo!


lunedì 27 agosto 2012

lunedì

stanotte un gran ventaccio, ho dormito poco, mi sono girata e rigirata nel letto e sentivo caldo nonostante le temperature si siano abbassate. Ieri Beatrice si è rivelata come un semplice temporale estivo (lo vorrei conoscere il genio che ora dà i nomi a tutto), il sole è tornato dopo due ore. Stamattina, grazie anche al vento di stanotte, c'è un cielo limpido, l'aria è un po' più freschina. Mi sono alzata per prima (anzi no il gatto era già sveglio) ho fatto due coccoline al pelosone, ho acceso la macchina del caffè, il sole entrava dalla finestra ma non faceva caldo. Ho preso il caffè seduta da sola in cucina con le fette e la cioccolata.
Oggi torno al lavoro dopo una settimana di ferie. Un po' ho voglia ma di più no.
Coraggio che è lunedì!
Buona settimana a chi passa da qui!

giovedì 23 agosto 2012

tanti auguri a me!




E sono 31....

domenica 19 agosto 2012

ho fatto un sogno...

ho sognato che entravo in un negozio e compravo due camicine della fortuna, bianche e piccoline, una con i bordini rosa e un ricamino centrale rosa, l'altra con bordino e ricamo azzurro. Poi tornavo a casa e appendevo alla porta due fiocchi nascita con scritto "siamo arrivati" e i nomi Anna e Luca.

Mi sono svegliata con una grande serenità. Adesso so che sono pronta. Sento dentro di me un amore infinito per i miei figli che ancora non ci sono. So che lotterò per averli. So che sono pronta per quanto si possa essere pronti a diventare genitori. In questi anni spesso ho pensato che i figli non arrivavano perché io non ero pronta, ero troppo ancora figlia, non pronta per essere madre.
Quando avevo i miei puntini luminosi in pancia, lo confesso anche se è difficile, spesso pensavo "se fossero due bambini come faremo? ce la faremo?".
Dirlo mi toglie un peso dal cuore, mi sono sentita e mi sento terribilmente in colpa per aver pensato questo mentre i miei puntini erano lì, dentro di me.
Ora so che ce la faremo, che riuscirò ad essere madre, che per farlo non c'è una laurea apposta ma questi anni di riflessioni e autoanalisi forse mi serviranno. Farò i miei sbagli come tutte le mamme del mondo, non sarò perfetta come tutte le mamme del mondo. Ce la faremo, anche se la casa è piccola e i soldi non sono poi così tanti ma bastano.
Sento dentro una grande forza e non vedo l'ora di poter ripartire. E voglio che i miei puntini, saranno uno, due o tre, diventino i miei bellissimi bambini. Voglio comprare piccoli vestitini rosa e azzurri, e appendere mille fiocchi sulle porte di casa.

mercoledì 8 agosto 2012

come una formichina

certi giorni devo costruire la mia serenità e il mio equilibrio, briciola dopo briciola. Poi basta un attimo, una persona involontariamente butta giù la mia costruzione e io mi accorgo che era più fragile di quanto credessi, nonostante tutto il lavoro e la fatica fatti.
Ma come una formichina ricomincio.

martedì 7 agosto 2012

il lavoro nobilita l'uomo?

Riflessioni che faccio da tanto, poi continuate con la lettura di  "Adesso basta"   e altri libri sulla cosiddetta decrescita. Il punto è: vale la pena lavorare più di 8 otto ore al giorno aggiungendo poi quelle necessarie per recarsi al lavoro, tornare a casa stanchi e non avere che poche briciole di tempo per "godersi" la vita, per fare le cose che ci piacciono, per stare con la famiglia? certo il lavoro è necessario sia per vivere (insomma per questioni economiche) sia per una soddisfazione personale. Ma chi davvero fa un lavoro che lo soddisfa in tutto? secondo me pochi fortunati. Per gli altri col tempo anche il lavoro che ci piace diventa impegnativo, stressante e stancante.
Per allargare la riflessione: che senso ha lavorare come muli per guadagnare e poi per comprare cose che avremo poco tempo per usare o che sono del tutto inutili? non sarebbe meglio lavorare meno, guadagnare meno ma avere più tempo? Avere più tempo significherebbe avere meno bisogno di cose, perché tante cose che compriamo potremmo farle noi.
Certo è difficile fare queste riflessioni se non hai una casa, dei figli, tutto si complica.
Però sono cose che mi fanno pensare...
Poi in questi ultimi mesi con uno stipendio che mancava abbiamo imparato a far quadrare i conti lo stesso, abbiamo tagliato molte spese che sembravano necessarie e si sono rivelate inutili. E ora con la cassa integrazione abbiamo scoperto un nuovo equilibrio. I soldi sono pochi ma bastano e il tempo è tanto. Certo non dico che si può vivere senza lavorare ma cambiare le cose sì. Ancora non so come, la crisi non aiuta, ammetto che siamo fortunati perché abbiamo una piccolo appartamento di proprietà e io ho un lavoro in proprio che mi impegna tanto ma mi lascia parecchia libertà però in questi giorni ci sto pensando tanto.

Concetti espressi in maniera confusa ma l'argomento è ampio. L'ho buttata lì. La riflessione continua...

venerdì 3 agosto 2012

una domenica per noi

Spesso cerchiamo la bellezza lontano e invece è dietro l'angolo.
Domenica scorsa così abbiamo deciso di fare i turisti proprio nella nostra regione e nella nostra provincia. Siamo stati ad Offida, un piccolo paese alle spalle della città dove viviamo, dove fin'ora ero stata solo di sera per vedere concerti nelle estati scorse. Lì abbiamo visto De Gregori in una indimenticabile serata estiva sotto una pioggia torrenziale, poi Daniele Silvestri, la Bandabardò, Frankie Hi-NRG e non so più chi altro. A parte una gita alle elementari di cui ovviamente non ricordavo quasi nulla, non l'avevo mai visitata per bene.
Siamo partiti al mattino, prima sosta al bar per la colazione, poi la bellissima chiesa di Santa Maria della Rocca, meravigliosa, non immaginavo che così vicino a noi ci fosse un gioiellino simile.
Poi abbiamo visitato il paese dentro le mura, il piccolo teatro, la piazza bellissima, il museo del merletto a tombolo. Pranzo in un'osteria dove abbiamo mangiato benissimo e nel tardo pomeriggio rientro a casa felici e rilassati.
colazione

Chiesa di Santa Maria della Rocca

Gli affreschi nella cripta

la cripta

il paesaggio marchigiano

Piazza del Popolo

Teatro del Serpente Aureo

La chiesa da lontano

Il tombolo - foto presa da qui 

mercoledì 1 agosto 2012

un premio! anzi due!

La carinissima Alessandra del blog clan delle volpi mi ha dedicato il premio Your blog is great”. Grazie!!!!
La regola vorrebbe che io nominassi altri 5 blog e non è semplice perché ne seguo molti di più...
vediamo:


- Tu come tutto quello che tocchi
- Piccoli passi d felicità
il blog di sara
cuore e pancia
- quasi come pensavo




E poi Bimba sogno mi ha dedicato il premio Blog versatile e Red carpet! Grazie!!!!!










The versatile blogger:
 7 cose su di me


1. sono miope e porto gli occhiali ma più spesso le lenti.


2. sono stata una timida patologica, tipo che mi vergognavo anche ad entrare in un negozio per comprare qualcosa. Poi all'università sono andata fuori a vivere da sola e sono migliorata. Ora sono ancora timida ma anche per il lavoro che faccio, a contatto col pubblico, sono molto cambiata.


3. Sempre per il motivo di cui sopra, faccio molto fatica a fare amicizia. Mi ci vuole molto tempo ad aprirmi e prendere confidenza. Sono diffidente, probabilmente dall'esterno sembrerò anche antipatica per questo. Ma se la cosa va avanti, se la persona che trovo mi conquista, poi mi trasformo. Sono anzi fin troppo chiacchierona e mio marito dice che una volta aperta la valvola non mi fermo più, sono capace di rincretinire le persone per quanto parlo.


4. Amo molto gli animali. Da piccola sono cresciuta con un cane, mi ha accompagnato per tutta l'infanzia fino all'età adulta. Dopo di lui ho avuto sempre solo gatti.


5. Odio i treni. All'università ho fatto per 6 anni su e giù su treni stracolmi, in viaggi allucinanti. Da allora non li prendo più.


6. Adoro leggere. Il primo libro che ho letto tutto da sola, avevo appena imparato a leggere, è stato "il giardino segreto", vedevo il cartone in tv e ho voluto anche il libro. 


7. Vorrei vivere in un posto dove è sempre estate. Non mi piace il freddo, lo soffro molto.











Red Carpet:
1) Qual è l’ultimo acquisto fatto?
Un paio di orecchini.
2) Quale sarà il tuo “must/have”primavera estate?
che significa? una cosa che mi piace per l'estate? Diciamo smalto colorato e orecchini pendenti ora che ho tagliato i capelli corti.
3)Unghie lunghe o corte?
Corte. Per anni e anni le ho mangiate e ora anche se non lo faccio più le tengo comunque corte. L'unica volta che le ho fatte allungare appena è stato per il matrimonio.
4) Rossetto o gloss?
Gloss.
5) Stivali o sandali?
Dipende dalla stagione! Inverno stivali, estate sandali.
6) Abbronzatura si o no?
Sì ma solo al sole, mai fatta una lampada. 
7) Profumo o acqua profumata?
Uso il profumo ma di rado.
8) Hai fatto programmi per l’estate?
Ancora no perchè le ferie le avrò, forse, a settembre e noi siamo quelli dell'ultimo minuto.
9)Occhi o labbra in primo piano?
Occhi
10) Terra o blush?
Blush
11) Palestra o dolce far niente?
Palestra no, però mi piace camminare e andare in bicicletta.
12) short o mini?
Tutte e due ma non cortissimi.
13) Capelli lisci o ricci?
Super lisci.
14)Il tuo colore per l’estate?
Quest'anno tanti colori. Ho abolito il nero dal mio armadio.
15) Giornata al mare o in montagna?
Io abito al mare quindi...giornata in montagna.
16)Fondotinta d’Estate?
No, tranne se ho un'occasione particolare.


Adesso la regola vuole che nomini 15 blog ma io direi di considerare tutta la mia lista di blog preferiti che trovate di lato. Sono quelli che leggo sempre e volentieri quindi ragazze consideratevi tutte premiate!