venerdì 25 gennaio 2013

pensieri sparsi e confusi...soprattutto confusi

A volte mi sento sopraffatta da questa cosa che mi sta succedendo. Mi sta succedendo...io sono il soggetto passivo. Questa cosa ora che è partita (e per quello ci abbiamo messo un bel po' di impegno) va avanti da sola. Ci penso...io non devo fare niente, la natura fa tutto da sola. Si forma dentro di me una nuova vita, io non devo fare altro che avere cura di me. Tutto il resto lo fa da sola. Sono passati "solo" quattro mesi e da un minuscolo puntino ora c'è un bambino tutto formato. Lui saprà che fuori ci sono io?
E io? Io riuscirò ad affrontare i mesi che verranno, la sua nascita, la mia nuova nascita, la mia nuova vita, la sua vita?
La maggior parte del tempo mi sento forte, bella, bellissima, invincibile, non ho paura di niente. Mi sento bene. E' vero quello che mi dicevano, dopo i tre primi sconvolgenti mesi tutto cambia. E la gravidanza è uno stato di grazia.
Ma, solo a volte, mi sento sopraffatta.
Io, proprio io, che ti ho voluto, così fortemente voluto, che ti ho cercato, che ti ho chiamato, sarò per te la madre giusta? Mi vorrai come madre? Con tutti i miei difetti, con le mie paure, le mie insicurezze, come farò ad essere per te una guida sicura?
Sarò capace di partorirti? Sarò capace di accoglierti? Sarò capace di amarti?
Quando sarai grande e ti accorgerai che in tante cose inevitabilmente mi assomigli penserai "che palle, mi odio quando faccio come mia madre"?

Penso che la natura ci abbia pensato bene a far durare la gravidanza nove mesi. Nove mesi, il corpo cambia piano piano e hai tutto il tempo per abituarti all'idea che sarai madre.
Certe volte la notte faccio un incubo...sono nel letto a dormire e quando mi sveglio ho la pancia enorme.
Ecco io sono contenta che questa pancia cresca piano piano.
Sento molte donne incinte dire che non vedono l'ora che nasca, che se potessero lo farebbero nascere subito e non aspettare questi lunghi nove mesi.
Io no. Io li voglio tutti interi. E non solo perchè l'ho aspettata tanto questa gravidanza e ora me la voglio gustare. Ma anche perchè ne ho bisogno per abituarmi all'idea.

Forse sono strana. Qualcuno dirà "cavolo, con tutto quello che hai fatto per avere un figlio ora la pensi così".
Ieri sera mi veniva un po' da piangere però non l'ho fatto perchè mi sentivo in colpa proprio per questo. Avevo paura. E mi dicevo dentro di me "l'hai voluta tu e ora piangi?".
Volevo mio marito, invece ero sola. Ho un bisogno incredibile di averlo accanto. La natura avrà pensato anche a questo. Lo amo di più, dipendo da lui. Ho bisogno che mi stia accanto fisicamente, che mi dica che lui ci sarà, che non devo preoccuparmi perchè lui ci sarà sempre, non sarò sola ad affrontare tutto, ci sarà lui al mio fianco. E che mi dica che sarò una brava madre.

Forse penso troppo. Anzi sicuramente penso troppo. Ma sono fatta così, sono sempre stata così. le invidio quelle donne incinte solo col pensiero che continuano a fumare e a fregarsene di tutto e che sicuramente non si fanno tutti i problemi che mi faccio io.
Io invece sono sempre lì a rimuginare e la sola cosa che fuma è il mio cervello.
Vorrei essere più spensierata, più istintiva, lasciarmi andare alla natura. Ma cavolo il mio cervello mi incatena!
Qualche giorno fa ho parlato con un'ostetrica del consultorio. Mi ha detto "Il corpo della donna è stato creato per questo, non avere paura, il tuo corpo è fatto per mettere al mondo figli". Ok, il mio corpo. ma la mia mente?
Ieri ho visto un film "Due partite". Ci sono quattro donne negli anni '60 che si incontrano per giocare a carte e parlano della loro vita. E una dice "Per noi donne non cambierà mai niente, non potremo mai diventare moderne perchè a noi è rimasta l'unica cosa primitiva: fare figli". Ed è vero. Credo sia vero. In questo mondo, in questa società così lontana dalla nostra essenza di uomo, così lontana dalla natura, cosa è rimasto a legarci al nostro passato? La gravidanza e la nascita di un figlio.
E allora vorrei abbandonarmi a questa natura. Vorrei ritrovare la mia essenza di donna primitiva. E penso a tutte le donne dietro di me...mia madre, mia nonna, la mia bisnonna e sua madre e la madre di sua madre e così via...indietro nel tempo. E penso a te dentro di me. Sarai anche tu una piccola donna?

15 commenti:

  1. solo i cretini non hanno dubbi, tesoro.
    e, aggiungerei, solo gli imbecilli non hanno paura.
    il solo, semplice fatto di pensare che forse non sarai all'altezza ti rende una madre con la M, anzi, con tutte maiuscole.
    perchè di volta in volta pondererai le decisioni, ascolterai tuo figlio per capire di cosa ha bisogno, ti confronterai con la vita senza idee preconcette e assurde impuntature.
    questo è una madre: una persona che cresce con i suoi figli - non una persona che cresce i figli.
    quando mi sono ritrovata faccia a faccia con con 4 bambini (che fino a quel momento conoscevo solo di nome e che avevo accolto con tutta l'incoscienza e l'entusiasmo possibile) m'è venuto un colpo. e ancora oggi, dopo tanti anni, mi chiedo se sono all'altezza. e sono già nonna..
    si vive giorno per giorno, senza manuali, adattandosi alle situazioni, mediando le prospettive, smussando gli angoli.
    sarai una grande mamma e tuo figlio ti amerà, perchè avrai la capacità di ascoltarlo.

    p.s.
    la colpa è un pò pure degli ormoni. piangi e sfogati, se ti fa stare meglio. poi fai un bel respiro, accarezzati il pancino e dì a tuo figlio che siete fortunati ad esservi trovati.

    ti abbraccio tanto
    Adelia

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  2. Tesoro è normale, è tutto normale. Avere dubbi, mettersi in discussione, domandarsi se si sarà capaci. Non sei strana, anzi. Sai che da adesso in poi tutto sarà diverso, che lui/lei ci sarà per sempre, che tu sarai sua madre. E chiedersi, domandarsi, abituarsi e conoscersi, ascoltandosi, significa tessere la trama di quel rapporto stupendo che stai costruendo. E' normale piangere, io lo facevo spessissimo. Poi mi asciugavo gli occhi e ridevo a crepapelle. Una pazza, insomma!
    Vi abbraccio.
    Raffaella

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  3. Io trovo tutto di una normalità disarmante, io ero come te i 9 mesi me li volevo centellinare tutti perché mi servivano anche a quel processo interiore che mi ha aiutato quando poi effettivamente è venuta al mondo mia figlia...vero è che io sostenitrice della pancia all'ottavo mese non ce la facevo più e non volevo altro che nascesse ma forse perché ero già pronta ad accogliere questo meraviglioso dono di Dio. Non sai quante volte mi chiedo ancora se sarò e sono in grado di essere una buona madre...mi metto in discussione su tutto eppure cresco ed imparo con lei, lei è la mia insegnante...non avevo mai allattato ed insieme abbiamo imparato a farlo e così tutto il resto. E non pensare stia parlando dall'alto della mia esperienza Asia ha solo 2 mesi e mezzo... ma posso solo dirti che non esiste una mamma sbagliata per il proprio figlio. Ti abbraccio e che ben vengano questi sfoghi...

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  4. questi dubbi ti accompagneranno sempre prima e dopo...fanno parte del "pacchetto", l'avrai capito...e niente, bisogna imparare a conviverci e a non lasciarsi sopraffare. Anche nella coppia cambiano tante cose ma, non è una banalità, se ci si vuole bene, si supera tutto.
    Io purtroppo non ho potuto godermela per nulla la gravidanza e mi sono ritrovata madre con un bagaglio enorme di sentimenti repressi che sono scoppiati tutti insieme provocando ansie, paure, malumori...Ma ci sta. Ci sta anche dare un po' di testa (poco poco però!). E non ti devi sentire in colpa se fai pensieri "brutti" cioè se a volte sembra quasi che tu ti lamenti di ciò che ti succede...E' ovvio che sia così. Abbiamo desiderato troppo e quando ce l'abbiamo tra le mani ci sembra una cosa troppo grande per noi...
    un abbraccio

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  5. non invidiare le donne incinta che fumano.. significa che non riescono a sentire lo stato di grazia e hanno bisogno di placare il nervoso, l'ansia o semplicemente sono irresponsabili.
    Come ti è stato detto, le tue domande ce le siamo fatte tutte e non potrai avere una risposta adesso ;) ma fatti il giro completo della giostra che poi ti mancherà :-D


    PS è vero si cresce piano piano insieme al bambino e certo la presenza del compagno è fondamentale per affrontare tutto più serenamente

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  6. Bellissimo questo post, trasuda amore da tutte le parti...
    L'amore pone sempre un sacco di domande e un sacco di dubbi che non finiranno quando finirà la gravidanza, anzi, il bello deve ancora venire! Di sicuro fanno bene, fa bene piangere e mettersi in discussione perchè è così che si impara, qualcosa di più di noi stessi e qualcosa in più della vita... Quando sarà tra le tue braccia imparerai sempre di più, ad amare ai limiti dell'impossibile e ad avere una paura viscerale che qualcosa possa cambiare quella meraviglia, paura di non esserne all'altezza. Goditi tutto, anche questi momenti, al massimo. Non ti preoccupare, già solo il fatto di porsi questi dubbi ti fa partire con il piede giusto!

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  7. Che bel post Frida..:-)si si è una piccola donna:-)...baci

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  8. ti sembrerà strano, ma ti capisco.
    capisco ogni tua singola parola.
    e non ti nascondo che fino ad oggi, ho faticato con te.
    Perchè ti ho sempre letto, ma tu lo sai, soffrivo tanto e non riuscivo a non paragonare il mio piccoletto alla tua bimba.
    Ora l'ho lasciato andare e riesco a dire che tutto quello che hai scritto sino ad ora, anche io l'ho provato dentro e lo provo ancora.

    E perchè tu sei più sensibile di altre, e tutte queste domande sono lecite, e sono umane.
    Perchè sei una mamma che ha come primo scopo di vita, quello di proteggere i suoi figli.

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  9. una risposta collettiva per dirvi GRAZIE. Grazie per avermi ascoltato e grazie per il vostro sostegno. Poter condividere con voi questa esperienza unica è una grande fortuna.
    Non me ne vogliano le altre un grazie particolare ad Anna.
    vi abbraccio tutte, a una a una.

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  10. Meno male che hai dei dubbi.
    Ho sempre paura e sospetto delle certezze assolute.
    Questo ti permetterà di essere una mamma che ascolta e condivide, perchè già oggi non pensi solo a te.
    Un abbraccio

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  11. Piu' o meno nello stesso periodo della tua gravidanza avevo sognato che la picci era gia' nata ma che non ero capace a prendermene cura. Al risveglio sono stata sollevata di rendermi conto che ero ancora incinta. Vai cosi'. Se sono nove mesi un motivo c'e'. Ti abbraccio.

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  12. Confermo: 9 mesi servono tutti, 9 ore di travaglio anche. Servono ad abituarsi, all'idea, al dolore, all'accettazione di se'. E le prime notti con un neonato servono ad affrontate le successive. La consapevolezza di cosa ti aspetta ti rende gia' un'ottima mamma, al resto pensera' lei....sara' piu' brava di te.

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  13. Viviamo tutte questi stati d'animo, tutte. Le paure sono sane come i dubbi, è bene metterci in discussione. A me aiuta un pensiero: che anche la vita che ho dentro mia ha scelta e voluta, non solo io a lei. Perciò ci siamo cercati e desiderati da entrambe le parti. Nove mesi ci servono tutti, per sviluppare consapevolezza ed essere mamme che sanno ascoltare e si mettono in discussione. Sei tanto dolce, non aver timore delle tue emozioni, ascoltale, falle fluire e raccontale alla bimba. Le insegnerai che ci si può amare anche se nn si è perfetti, perché in fondo nessuno lo è. I figli ci vogliono vere, non perfette.
    Anche io ho bisogno di Lui come nn mai, guai a chi me lo tocca! :D

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