giovedì 10 maggio 2012

il giorno dopo

il giorno dopo è peggio. Stamattina come ho aperto gli occhi ho pensato che le cozzette non erano con me e ho pianto. Ho pianto tra le braccia di mio marito e lui ha pianto con me perchè mi ha detto "era bello svegliarsi la mattina e sapere che c'erano". E' a prima volta che lo vedo piangere in 9 anni che stiamo insieme. Ieri ci siamo presi un pomeriggio libero tutti e due e siamo stati insieme, soli, a elaborare la cosa. Oggi invece si tornava al lavoro. Mi scoppia la testa perchè per tutto il giorno ho dovuto comprimere il tumulto dentro di me in una faccia di circostanza, sorridente quando mi ricordavo di sorridere. Ho dovuto fronteggiare l'immancabile "quando fai un figlio" (ho fatto finta di non sentire), il solito racconto dell'amica di un'amica di un'amica che ci ha messo 7 anni a fare un figlio (e questo dovrebbe consolarmi?), il "tirati sù", il "fai domanda di adozione", il "non prendere più tutte quelle medicine, vedrai che piano piano arriva da solo", il "sei giovane".
Dentro di me ho pianto tutto il giorno, fuori sorridevo, parlavo, "come stai?" "bene".

E' un dolore sordo, diffuso, il cuore è pesante nel petto e a volte vorrei strapparlo via.
E pensare che il mio corpo non è stato capace di accogliere quei due puntini di speranza mi tormenta. E il riprendere la vita normale mi trafigge ogni volta il cuore. Le buche in strada da non evitare più, riprendre a fare le scale, il gesto che era diventato automatico di proteggermi la pancia da un eventuale urto, sollevare un peso, bere una birra, bere il caffè, tutto, ogni singola piccola cosa, a ricordarmi che è andata male. Ogni volta una piccola incrinatura al mio cuore.
"Ogni gesto normale ripristinato nella sua quotidianità dopo la parentesi dell'attesa sarebbe stato vissuto come un piccolo dolore sofferto al posto di un dolore più grande: salire le scale in fretta, bere il caffè,  comprare gli assorbenti. Prendere antidolorifici. Tutti i piccoli gesti  avrebbero fatto un po' male la prima volta" (La generazione, S. Lenzi).

12 commenti:

  1. Non c'è molto da aggiungere se non, per esperienza di altri dolori, concediti di soffrire, all'inzio fa più male, ma poi questo ci permette di andare avanti.
    Un abbraccio.

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  2. E' dura, durissima, ma sono con te.

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  3. La cosa più difficile è vivere il periodo post transfer non sentendosi incinta (o quasi).Anche per questo è così dura se non c'è il lieto fine. Se si riuscisse a vivere tutto in modo più distaccato..ma come si fa?Per me la prima delusione ha comportato tante lacrime, quindi ti capisco benissimo.Piano piano però vedrai che riacquisterai la speranza e starai meglio anche fisicamente. Un bacio

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  4. ... Che brutto... Arriverà un giorno in cui riderai di nuovo. È il mio pensiero quando sto male, magari funziona anche con te. Scusa la stupidaggine, ma vorrei poter fare qualcosa.

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  5. si ha ragione Clara vu, arriverà il giorno che sorriderai di nuovo...e presto. Un abbraccione..

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  6. "era bello svegliarsi la mattina e sapere che c'erano"
    bello che l'abbia detto..
    E tu che con le buche da evitare in strada e le altre accortezze...
    mi dispiace tanto.
    Ma il tuo cuore è forte e ancora molto coraggioso..lo so :-)

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  7. Starai meglio, anche se adesso il dolore è atroce. I pensieri vorticano, tornano sempre lì a quel momento di estrema gioia, quasi estasi, quando il frutto del vostro amore è dentro di te. Non è stato il tuo corpo, non è colpa tua. Tu, come tutte, hai fatto il possibile. Non sempre il disegno del cielo coincide con le coordinate del nostro cuore. La prima volta è straziante. Poi ricomincerai a sorridere, a sperare e a sognare. Fidati. Un super abbraccio
    PS. che tenero tuo marito

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    1. cara frida, mi dispiace tantissimo e lo so che non ci sono parole che possano essere di conforto. Metabolizza questo dolore e vivilo... però sii consapevole che passerà! e non mollare, mi raccomando! sii fiduciosa sempre a dispetto di quello che la vita, in questo frangente, ti ha proposto...ti abbraccio forte!

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  8. faccio una risposta collettiva: grazie a tutte tutte tutte! è importante per me sentire il vostro sostegno adesso. Va un pochino meglio dopo che ho chiamato il centro e mi hanno confermato che tra circa tre mesi possiamo riprovare.

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  9. ciao frida! intanto grazie di essere passata da me e di avermi lasciato un tuo pensiero... ho letto un pò di te e mi dispiace così tanto... quando trovo un'altra compagna di viaggio sono felice perchè grazie a voi ho scoperto il dono delle condivisione, ma triste perchè penso a quanto dolore c'è dietro a un desiderio così naturale e bello...
    non mollare. non mollare. ora ci sono anch'io a fare il tifo per te!
    :-) un bacione

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  10. Ci sono anch'io col mio abbraccione. La citazione viene dal libro che ho comprato sabato a torino, lui è un tipo simpaticone. baci

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    1. sì, ho visto che lo hai comprato. a me è piaciuto molto, vedere tutto dalla parte dell'uomo, molto interessante!

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