lunedì 14 maggio 2012

le (dis)avventure di noi due

Ieri festa della mamma decidiamo di andare a fare una piccola gita nei dintorni, così per non pensare. Le nostre mamme non c'erano neanche quindi niente da festeggiare. Anzi io la mia l'ho festeggiata l'8 maggio, giorno prima delle beta, proprio perché se fossero state negative sapevo che non sarei stata dell'umore per questa festa e poi ricordo che un tempo, quando facevo le elementari, la festa della mamma era proprio l'8 maggio, o sbaglio?
Da tempo volevamo tornare a Norcia che (teoricamente) è vicina a noi ma abbastanza lontana per cambiare paesaggio. Noi abitiamo al mare e avevamo voglia di montagna.
Ci svegliamo di buon ora, colazione e si parte! Prima tappa il rifornimento di metano. Appena abbiamo fatto, mio marito gira la chiave nel cruscotto e niente. Morta. Così, senza preavviso. Riusciamo a riaccenderla grazie all'aiuto del ragazzo del distributore che coi cavi riavvia la batteria. Allora torniamo indietro dicendo parolacce anche perché la macchina è praticamente nuova e come cavolo è che la batteria è già andata!
Travasiamo i bagagli (cd vari, giacche a vento e ombrello che portiamo viste le previsioni pessime, navigatore e atlante stradale manco dovessimo andare in posti sperduti) nella mia misera pandina che però non ti tradisce mai!
Ripartiamo e il mio caro malfidato maritino che non si fida della mia lettura dell'atlante stradale, segue le indicazioni del navigatore che invece di un semplice percorso che in un'ora o poco più ci avrebbe fatto arrivare a destinazione sceglie un percorso inerpicato sulle montagne umbre, molto più lungo ma soprattutto completamente immerso nella nebbia. Mai vista tanta nebbia in vita mia! Eravamo circondati dal bianco, non si vedeva a un metro e siamo andati avanti su quelle stradine minuscole, bordate da strapiombi di cui non si vedeva la fine (perché appunto era tutto bianco), a circa 3 km orari, con mio marito che continuava con le parolacce e io che maledicevo il navigatore minacciandolo di farlo in mille pezzi appena fossimo arrivati sani e salvi da qualche parte (ormai non ero sicura che stessimo andando verso la nostra destinazione).
Dopo due ore e mezza di viaggio siamo arrivati a Norcia che è davvero carinissima, ormai era ora di pranzo quindi siamo andati in un locale consigliato su tripadvisor che di solito ci indovina sempre. Di solito. Non ieri.
Insomma ci siamo alzati più nervosi di quando siamo arrivati. Siamo ripartiti subito perché a me stavano tornando. Fortunatamente, avendo spento il navigatore, per tornare abbiamo scelto la strada migliore e in un'ora e dieci eravamo a casa. Ho fatto appena in tempo a rimettere piede in casa che mi sono iniziati i dolori. Mai stata così male. Sarà stato l'effetto psicologico, sarà stato il nervoso della giornata ma ho passato il pomeriggio piegata in due sul divano con mio marito che diceva "la macchina rotta stamattina era un segno, ce ne dovevamo stare qui".

Morale della storia: voglio tornare a Norcia per la strada giusta, in un giorno di sole, possibilmente senza ciclo e un po' più serena e voglio mangiare in un locale che mi ispira senza l'aiuto di internet!

3 commenti:

  1. ahi, il ciclo dopo la stimolazione e' normale che sia abbondante e malefico, purtroppo e' spesso cosi :-(
    Mio padre ci prende sempre in giro sul navigatore, che in effetti e' stupido e non sempre ci azzecca...
    Time for nutella?! ;-)

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  2. Io non sono una fan del navigatore,preferisco le classiche cartine stradali o i tragitti via michelin fatti prima di partire. Sam invece si ostina spesso a seguire il navigatore anche quando ci dà indicazioni completamente contrastanti con i cartelli stradali. Non ti dico quanto mi fa inc......!!confermo che il ciclo post stimolazione è poco prevedibile. Ti abbraccio!

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  3. oh mamma che avventura :-) ... io pero devo dire che sono una capra con la cartina in mano, nel ns. caso il navigatore è quasi un obbligo :-)

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